Dei rifiuti
Prima di entrare pienamente nel significato del termine rifiuto, è necessario conoscere la sua origine etimologica. In questo caso, si sottolinea che deriva dal latino, è appunto il risultato della combinazione di due parti:
- Il prefisso "-", che significa "dall'alto verso il basso".
- Il sostantivo "roche", che è un sinonimo di "pietra" o "roccia".
Rifiuto è l'atto e il risultato dell'ortografia: scrivere qualcosa, sillabare o usare troppo. Il concetto ha una valutazione negativa nel senso che i rifiuti sono spesso visti come una cosa negativa.
Per esempio: "Bisogna lottare contro lo spreco di acqua perché è una risorsa scarsa del pianeta", "L'intellettuale ha dichiarato che lo spreco di cibo è un'immoralità di fronte alla fama sofferta da milioni di persone", "Non si può accettare lo spreco di denaro fatto dal governo".
Lo spreco di acqua potabile è un problema frequente in molti paesi del cammino. L'acqua potabile è una risorsa rara e non rinnovabile, il cui accesso è gravemente limitato per milioni di persone nel mondo. Un tubo scoppiato e una pompa di scarico che perde (flusher) possono sprecare centinaia di litri d'acqua al giorno. L'acqua viene utilizzata anche per fare il bagno, lavarsi e irrigare.
L'uso dell'elettricità provoca anche dei disagi. La generazione di questo tipo di energia è costosa e ha anche una capacità limitata: quando si consuma troppa elettricità, il sistema può collassare, causando interruzioni.
Colpisce anche le persone, d'altra parte, che hanno bisogno di soldi. L'uomo che acquista prodotti di cui non ha bisogno, sostituisce i vestiti dopo averli usati una sola volta e scarta il cibo in buone condizioni per comprare un altro sta sprecando poiché potrebbe spendere molto meno pur soddisfacendo le sue esigenze.
Ho notato che, in alcune occasioni, la nozione di rifiuto diventa positiva: "Sono commosso dallo spreco d'amore dei miei figli", "I giovani hanno cambiato il volto della squadra con il loro spreco di energie".
Oltre a tutto quanto sopra, non possiamo ignorare l'esistenza di una famosa canzone che porta il titolo del termine di cui ci stiamo occupando ora. Ci riferiamo a "Waste", eseguita dall'artista spagnola Ana Belén e il cui ritornello è: "Baci, tenerezza, che spreco d'amore, quanta follia".
Nel 1993 è stato quando ha presentato quella canzone di cui sopra, composta da Manuel Jiménez e Ramón Sánchez. Inoltre, devi sapere che faceva parte dell'album discografico "Veneno para el corazón". È inquadrato nel genere pop ed è stato seguito in seguito da cantanti della statura di Julio Iglesias o Lupita D'Alessio, tra gli altri.
In ambito letterario, invece, troviamo anche opere che usano la parola che ci occupa nel titolo. Questo sarebbe il caso di "Waste of jet". Si tratta di un libro di poesie scritto dall'autore Mohamed Doggui, pubblicato nel 2017 e presentato sotto il nome di "Poesie di vita quotidiana".
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