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Angoli consecutivi

Conoscere l'origine etimologica delle due parole che danno forma al termine angoli consecutivi è ciò che faremo ora. In questo caso ecco quello che dovete sapere:
-L'angolo deriva dalla parola greca "ankulos", che significava "storto", e che è passato in latino con il significato attuale di angolo attraverso "angulus".
-Consecutivo, invece, viene dal latino. Deriva esattamente da "consecutivus", che può essere tradotto come "ciò che segue senza interruzione". È formato dalla somma di tre elementi chiaramente differenziati: il prefisso "con-", che può essere tradotto come "insieme"; la forma verbale "sequi", che può essere tradotta come "seguire", e infine il suffisso "-tivo". Si usa per indicare una relazione passiva o attiva.

Un angolo è una figura in geometria formata da due semirette che condividono un vertice di origine. Consecutivo, invece, è un aggettivo che si riferisce a ciò che segue immediatamente una cosa.

Gli angoli consecutivi, chiamati anche angoli contigui, sono angoli che hanno un lato comune e un vertice comune. Questi angoli, quindi, condividono un lato e un vertice e si trovano uno accanto all'altro.

La somma degli angoli consecutivi è uguale all'angolo formato da quelli che sono i lati non comuni degli angoli.

Si noti che gli angoli consecutivi sono anche angoli adiacenti: la definizione di angoli adiacenti allude a un lato e a un vertice comuni, ma aggiunge anche che gli altri due lati devono essere angoli opposti semidestri.

Esattamente, si determina che gli angoli adiacenti sono angoli che sono sia complementari che consecutivi.

Gli angoli coniugati, invece, sono angoli consecutivi. La teoria ci dice che gli angoli coniugati hanno i loro lati e il vertice d'origine in comune, come gli angoli consecutivi, e si sommano a 360° (un angolo perigonale).

Possiamo trovare angoli consecutivi in certi casi di angoli complementari. Ricordiamo che gli angoli complementari si sommano a 90º. Quando questi due angoli complementari sono consecutivi, i lati che non hanno in comune formano l'angolo retto in questione.

Gli angoli complementari, la cui particolarità è che si sommano a 180º (un angolo retto), possono anche essere angoli consecutivi quando il loro vertice e uno dei loro lati sono condivisi.

Ogni angolo consecutivo ad un altro può essere un angolo acuto (misura più di 0º e meno di 90º), un angolo retto (90º) o un angolo ottuso (più di 90º e meno di 180º).

Oltre a questi tipi di angoli ce ne sono molti altri altrettanto importanti nel campo della matematica, come gli angoli opposti. Questi sono caratterizzati dal fatto che hanno un vertice in comune e i lati di uno sono il prolungamento degli altri.
Allo stesso modo, non possiamo trascurare il fatto che ci sono casi di angoli convessi, angoli concavi e persino angoli retti che sono considerati angoli consecutivi.

Di Durware Laurila

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