Pagina iniziale > A > Angolo Acuto

Angolo acuto

La prima cosa che faremo prima di entrare nella definizione del termine angolo acuto è conoscere l'origine etimologica delle due parole che lo formano:
-Angolo, in primo luogo, deriva dal greco. Nello specifico, emana da "ankulos", che può essere tradotto come "piegato" e poi passato in latino come "angulus", dove già assume il significato di "angolo".
-Acuto, invece, ha la sua origine in latino, esattamente nella parola "acutus", che è sinonimo di "acuto". Che a sua volta deriva dal verbo "acuere", che è sinonimo di "affilare".

Due semirette che condividono lo stesso vertice come punto di origine formano un angolo. Secondo le caratteristiche analizzate, è possibile distinguere tra più tipi di angoli.

Un angolo acuto è un angolo che misura più di 0º e meno di 90º. Questo significa che, se consideriamo solo i numeri interi, un angolo acuto misura tra 1° e 89°.

Questa definizione delle misure degli angoli acuti ci permette di affermare che sono angoli maggiori degli angoli nulli (la cui misura è uguale a 0º) ma minori degli angoli retti (90º), ottusi (maggiori di 90º e minori di 180º), retti (180º) e perigonali (360º).

Continuando con le classificazioni degli angoli acuti, possiamo evidenziare che appartengono all'insieme degli angoli convessi, che comprende tutti gli angoli con misure maggiori di 0º e minori di 180º, in opposizione agli angoli concavi (che misurano più di 180º e meno di 360º).

È possibile trovare angoli acuti in diverse figure geometriche. Nei triangoli retti, ci sono due angoli acuti e un angolo retto. I triangoli ottusi, invece, hanno due angoli acuti e un angolo ottuso. Nel caso dei triangoli acuti, i tre angoli interni della figura sono angoli acuti.

Possiamo anche notare angoli acuti in oggetti o elementi della vita quotidiana. Il modo più comune di tagliare la pizza è in fette triangolari: in ogni fetta possiamo trovare tre angoli acuti.

In aggiunta a tutto ciò, possiamo indicare che per misurare un angolo acuto dobbiamo ricorrere all'uso di un goniometro. Questo oggetto può essere di due forme fondamentali: semicircolare, per poter misurare angoli di un massimo di 180º, o circolare. Quest'ultimo si usa per misurare approssimativamente qualsiasi tipo di angolo, dato che il suo massimo è 400º.

Allo stesso modo, non possiamo trascurare il fatto che certe operazioni matematiche e trigonometriche si possono realizzare con gli angoli acuti nei triangoli. Così, per esempio, si può calcolare il seno, che sarà il risultato del quoziente tra la lunghezza del cateto opposto all'angolo e l'ipotenusa.

E questo senza dimenticare che, inoltre, si possono calcolare il coseno, la tangente, la secante, la cosecante e la cotangente.

Di Teevens

Anidride :: Anime :: Angolo ottuso :: Anedonia

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z