Comparatismo
Comparatismo è un termine che deriva dalla parola francese comparatisme. È il nome dato a una tendenza della linguistica emersa all'inizio del XIX secolo, che mirava ad analizzare e stabilire le somiglianze genetiche tra le lingue.
Il comparatismo può essere inteso come un metodo. Uno dei suoi promotori fu il linguista tedesco Franz Bopp (1791-1867), concentrandosi sulle somiglianze tra le lingue europee e il sanscrito.
Il comparatismo ha permesso di capire che tutte le cosiddette lingue indoeuropee condividono una parentela. Questo significa che sono nate da un'unica lingua madre e si sono poi evolute naturalmente.
Il comparatismo consiste nel confrontare le lingue e riconoscere le corrispondenze tra le loro componenti grammaticali. Col tempo, lo stesso metodo comparativo è stato rivolto allo studio di altre famiglie linguistiche.
La ricerca di lingue primitive e la definizione di gruppi di famiglie sono l'interesse centrale del comparatismo. Questo lavoro spiega perché lingue come l'inglese e il tedesco, o il portoghese e lo spagnolo, sono simili nelle caratteristiche della loro grammatica e del loro vocabolario: questo perché si sono evolute da una lingua primitiva comune, rendendole parte della stessa famiglia linguistica.
È importante ricordare che all'interno di una famiglia linguistica si possono riconoscere delle sottofamiglie. Nella famiglia delle lingue indoeuropee ci sono le lingue slave (come il polacco e il russo) e le lingue romanze (come lo spagnolo e l'italiano), per citare due esempi.
La nozione di comparatismo, invece, è usata in un senso più ampio per riferirsi al metodo di ricerca che permette il confronto di fenomeni che sono comparabili. Così, si può parlare di comparatismo storico, comparatismo artistico, ecc.
La nozione di comparatismo, d'altra parte, è usata in un senso più ampio per riferirsi al metodo di ricerca che permette il confronto di fenomeni comparabili.