Sbagliato
Con la sua origine nel latino erroneus, sbagliato è un aggettivo che si riferisce a qualcosa che porta o presenta un errore. Gli errori, nel frattempo, sono errori o fallas.
Ad esempio: "A causa di un calcolo errato delle tasse che ho dovuto pagare, alla fine l'auto è stata molto più costosa di quanto mi aspettassi all'inizio", "Non ho mai ricevuto il pacco a causa di informazioni errate nel mio registro", "Penso che la politica estera di questo governo sia sbagliata".
In alcuni contesti, l'erroneo si riferisce a un file fallimento oggettivo o concreto. Supponiamo che un individuo, guardando un programma televisivo, prenda nota di una ricetta per preparare una torta. Quando il cuoco indica che devono essere utilizzati 500 grammi di farina, lo spettatore si confonde e scrive 50 grammi. Pertanto, quando la preparazione è fatta, il risultato è deludente. In questo caso c'è un uso evidentemente sbilanciato degli ingredienti, data la quantità indicata dal Testa.
Qualificare qualcosa come un errore, però, potrebbe essere dovuto a un file di opinioni o a una salvaguardia soggettiva. Un economista può assicurare che le misure annunciate da un funzionario sono poco sagge perché, secondo la sua visione, non contribuiranno a generare più attività o a migliorare la situazione dei cittadini. Per il funzionario in questione, invece, è un'iniziativa saggia.
D'altra parte, è importante menzionare che errato e irregolare non significano la stessa cosa. Il torto è sbagliato, mentre l'irregolare è associato al vagabondaggio: un frequente cambio di direzione o Rumbo.