Obiezione
Un'obiezione è una sfida o una controreplica a un ordine, uno scopo o un'opinione. Il termine deriva dalla parola latina obiectio.
Nel linguaggio colloquiale, l'obiezione implica confutare o contraddire qualcosa. Per esempio: "Mi piace la tua idea, ma ho un'obiezione: non credo che possiamo avere tutto pronto prima della fine della settimana", "Ieri ho presentato il progetto al comitato direttivo e non ho avuto obiezioni", "Perché sollevi sempre obiezioni alle mie proposte? In questo caso, si tratta di un meccanismo che permette di esercitare il diritto di contraddizione nell'ambito di un processo orale.
L'obiezione ha lo scopo di evitare la distorsione del processo probatorio. È frequente che le obiezioni abbiano lo scopo di impedire una deviazione dall'argomento, per citare solo un caso.
Si possono obiettare domande capziose, confuse, speculative, ostili o impertinenti. Per obiettare, l'avvocato deve pronunciare la parola "obiezione" e attendere la decisione del giudice.
Se il magistrato accetta l'obiezione, dice: "Accolta". D'altra parte, se il giudice respinge l'obiezione come scorretta o inappropriata secondo le regole, dichiara: "Nessun posto".
L'obiezione coscienziosa, invece, è invocata da una persona quando, per una ragione religiosa o etica, si rifiuta di eseguire un servizio o un'azione.
Uno dei casi più famosi di obiezione di coscienza coinvolse Muhammad Ali, che nel 1966 si rifiutò di prestare servizio militare nell'ambito della guerra del Vietnam. Il pugile è stato inizialmente condannato dai tribunali perché le autorità non hanno accettato la sua obiezione, anche se la Corte Suprema si è poi pronunciata a suo favore.