Fake news
Una storia di fake news è un pezzo di contenuto che presenta deliberatamente una bugia come verità. Il suo scopo è quello di indurre la gente a credere che certi fatti fittizi siano reali.
Le notizie false sono spesso chiamate fake news. Si tratta di testi, audio, fotografie o video che circolano nei media e nelle reti sociali con lo scopo di disinformare.
Le notizie false di solito mirano a manipolare il destinatario. L'idea è che l'individuo, accedendo al contenuto, cambia la sua percezione di una personalità o istituzione. Il più delle volte, le fake news hanno un'intenzione politica.
Supponiamo che un presunto articolo di giornale diventi virale, sostenendo che un leader politico ha conti bancari, una flotta di venti auto e diverse ville che non ha mai dichiarato al fisco. L'articolo, che non porta la firma di nessun giornalista ed è stato pubblicato su un blog sconosciuto, sostiene che questo politico si è arricchito attraverso atti di corruzione. Un giornalista decide di indagare sulla questione e scopre che non c'è nessuna denuncia giudiziaria in merito. Contatta anche le banche menzionate e le autorità negano l'informazione. Si può dire, quindi, che non è altro che una fake news che mira a danneggiare il soggetto, che vede le sue possibilità di vincere un'elezione influenzate dalla bugia.
Gli esperti di comunicazione e di scienze politiche associano le fake news alla post verità. Questa nozione si riferisce a una distorsione del reale per influenzare l'opinione pubblica, sminuendo la rilevanza dei fatti oggettivi a favore di un appello alle credenze e alle emozioni.
La post-verità è anche conosciuta come menzogna emotiva ed è molto comune oggi, grazie alla facilità con cui possiamo diffondere bugie via internet. Nel regno della cultura politica questo concetto è chiamato politica post-fattuale o post-verità, ed è un concetto che scatena dibattiti incentrati sulle emozioni piuttosto che sui fatti.
L'ondata di fake news che circola così naturalmente sui social media non passa inosservata, anche se il futuro non sembra nemmeno luminoso, visto che sono in molti a trarne profitto. Tuttavia, ci sono anche persone potenti che si esprimono pubblicamente contro queste tattiche manipolative e insultanti, come Stephen King, che ha annunciato all'inizio del 2020 che avrebbe chiuso il suo account Facebook proprio a causa di questo problema.
Claire Wardle, un'esperta di contenuti generati dagli utenti che si dedica alla verifica della loro legittimità al fine di migliorare la qualità delle informazioni che circolano sul web, definisce il concetto di fake news come la produzione e diffusione consapevole di dati falsi. Questo può essere preso come sinonimo di disinformazione ed è diverso dalla disinformazione, che consiste nel diffondere informazioni false senza sapere che sono false.
Dipendendo dal grado di intenzione, Wardle riconosce sette categorie di fake news:
* satira: chiamata anche parodia, non cerca di ingannare ma di divertire il lettore. Naturalmente, la somiglianza del suo formato con quello di una normale notizia può essere fuorviante;
* falso collegamento: il contenuto dell'articolo non corrisponde al titolo;
* contenuto fuorviante: vengono presentate informazioni false su una persona o un soggetto;
* falso contesto: il contenuto può essere vero ma è inserito in un contesto che non lo è;
* contenuto impostore: le fonti autentiche sono sostituite;
* contenuto manipolato: i dati autentici sono utilizzati ma modificati;
* contenuto fabbricato: tutto in questo tipo di fake news è inventato dall'autore, dalle presunte fonti alle fotografie.