Giusto processo
Prima di entrare pienamente nello stabilire il significato del termine giusto processo, è necessario scoprire l'origine etimologica delle due parole che lo formano:
-Due, in primo luogo, viene dal latino. In particolare, emana dal verbo "debere", che può essere tradotto come "avere qualcosa da un altro".
-Processo, in secondo luogo, deriva anche dal latino, nel suo caso, da "processus", che è sinonimo di "sviluppo" o "marcia".
Il giusto processo è un principio generale del diritto, che stabilisce che lo Stato ha l'obbligo di rispettare la totalità dei diritti che la legge riconosce a un individuo.
I principi del diritto sono precetti normativi che, oltre a non integrare formalmente un sistema giuridico, alludono alla struttura, al contenuto e all'applicazione delle norme. Legislatori, giuristi e giudici fanno riferimento a questi principi per l'interpretazione delle leggi e per l'integrazione dei diritti.
Il giusto processo, in questo quadro, è il principio che garantisce che ogni persona abbia certe garanzie minime affinché il risultato di un processo giudiziario sia equo e giusto. Grazie al giusto processo, un soggetto può essere ascoltato davanti a un giudice.
Quando lo Stato non rispetta ciò che la legge stabilisce, si verifica una violazione del giusto processo. Questa situazione può causare un danno alla persona i cui diritti sono violati.
Il giusto processo è generalmente legato al rispetto dei diritti di una persona che, nel quadro di un procedimento giudiziario, può passare dall'essere accusata all'essere incriminata, poi perseguita e infine condannata. Tutti questi passi che portano alla condanna devono essere conformi alla legge e devono essere eseguiti in modo da garantire un giusto processo. Se il giusto processo non viene rispettato, può portare a una condanna ingiusta o contraria alla legge.
Il diritto di avere un avvocato, il diritto a un giudice imparziale e il diritto di esprimersi nella propria lingua madre - con un interprete se necessario - sono tutti parte del giusto processo.
È anche interessante sapere dell'esistenza del cosiddetto giusto processo fondamentale, che è stato usato per la prima volta negli anni trenta. Sotto questa denominazione possiamo stabilire che esiste una teoria del diritto degli Stati Uniti che stabilisce l'esistenza di limiti imposti dai tribunali all'autorità e persino al potere del governo.
In questo senso, ciò che viene garantito con questo strumento è proteggere gli individui dalla promulgazione di politiche per la maggioranza che, in un modo o nell'altro, vanno oltre l'autorità del suddetto governo.
Inoltre, quella legge parla anche di quello che si chiama due process procedurali, la cui missione principale è quella di procedere per difendere i cittadini dal potere coercitivo del governo. Questo garantisce che i processi decisionali che si realizzano saranno governati da leggi che sono giuste, imparziali e valide.
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