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Bidimensionale

L'aggettivo bidimensionale è usato per descrivere ciò che ha due dimensioni (2D). Un corpo proiettato in lunghezza e in larghezza, per esempio, ha due dimensioni. D'altra parte, se ha anche profondità, è un oggetto con tre dimensioni (3D) e si chiama tridimensionale.

Le dimensioni sono solitamente definite dal numero minimo di coordinate richieste per la specificazione di qualsiasi punto su di esso. Così, possiamo dire che una linea è unidimensionale: ci vuole solo una coordinata per localizzare un punto.

Nel caso di elementi bidimensionali, sono necessarie due coordinate per ottenere la specifica di un punto. I poligoni, come i quadrati o i triangoli, sono bidimensionali perché, per localizzare un punto, è necessario stabilire la longitudine e la latitudine. Seguendo questa logica, localizzare un punto su un corpo tridimensionale (come un cubo) richiede la conoscenza di tre coordinate.

Si dice comunemente che il nostro mondo ha quattro dimensioni: tre spaziali e una temporale. I movimenti che facciamo sono a sinistra o a destra, in avanti o indietro e verso il basso o verso l'alto, e sono possibili diverse combinazioni. Nel caso della dimensione temporale, ci sarebbe solo una direzione.

E' da notare che anche su una superficie bidimensionale, è possibile simulare un effetto tridimensionale. Un foglio di carta è bidimensionale: tuttavia, facendo appello alla prospettiva, è possibile disegnare un cubo, dando un senso di tridimensionalità.

Nel campo dell'elettricità possiamo stabilire che si usa anche il termine di cui ci occupiamo ora. In particolare, è usato per riferirsi alla caratteristica che può avere un elemento conduttivo. Così, si stabilisce che se è bidimensionale è perché in una delle direzioni dello spazio è isolante mentre nelle altre due si può determinare che ha una conduttività maggiore.

In aggiunta a tutto ciò, è necessario determinare che esiste ciò che è noto come design grafico bidimensionale. Si tratta di una disciplina che si basa sulla progettazione e la modellazione di figure bidimensionali per vari tipi di aree. In particolare, per fotografie, disegni, dipinti, immagini al computer...

Esattamente questo tipo di design diventa una grande opzione quando si tratta di modellare illustrazioni, loghi o tipografie, tra gli altri elementi.

Se tutte le informazioni che vi abbiamo dato sono importanti, è ancora più importante sapere che l'aggettivo in questione è usato anche nel campo della statistica. In questo caso, si usa per dare forma ai concetti di statistica bidimensionale o variabile statistica bidimensionale.

La statistica bidimensionale è il nome dato alla disciplina che analizza la descrizione di un fenomeno così come le sue variazioni e i cambiamenti di due variabili. In altre parole, procede a studiare fenomeni in cui due variabili intervengono congiuntamente. Quindi, tra le altre cose, procede ad analizzare la relazione che può esistere tra i due.

Di Dabney Pintu

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