Metodo scientifico

Il concetto di metodo deriva dal greco methodos ("via" o "sentiero") e si riferisce ai mezzi usati per raggiungere un certo obiettivo.

Scientifico, invece, è l'aggettivo che menziona ciò che è legato alla scienza (un insieme di tecniche e procedure utilizzate per produrre conoscenza).

Il metodo scientifico, quindi, si riferisce alla serie di tappe che bisogna seguire per ottenere una conoscenza scientificamente valida, utilizzando strumenti che siano affidabili. Ciò che fa questo metodo è minimizzare l'influenza della soggettività dello scienziato nel suo lavoro.

Il metodo scientifico si basa sui precetti di falsificabilità (indicando che qualsiasi proposizione della scienza deve essere suscettibile di falsificazione) e riproducibilità (un esperimento deve essere ripetibile in luoghi indistinti e da qualsiasi soggetto).

Concretamente, possiamo stabilire che il metodo scientifico fu una tecnica o un modo di investigare che apparve nel XVII secolo. Si tratta di un'iniziativa pionieristica del grande astronomo italiano Galileo Galilei, che è considerato il padre della scienza grazie all'insieme di osservazioni astronomiche che fece e anche al suo perfezionamento del telescopio.

Tuttavia, per molti, sebbene sia stato il primo a utilizzare il suddetto metodo, prima di questo personaggio ci sono stati altri che hanno utilizzato tecniche di analisi della realtà che li circonda molto simili a quella forma. Tra questi ci sarebbe, per esempio, Leonardo da Vinci, genio universale e maestro del Rinascimento.

Per molti, le principali caratteristiche che definiscono e danno significato al metodo scientifico sono le seguenti:

Si basa su leggi che sono state dedotte dall'uomo, quindi la validità dell'intero processo è determinata dall'esperienza quotidiana della sua pratica e utilizzo.

Usa la matematica come chiave fondamentale per stabilire le relazioni corrispondenti tra le diverse variabili.

Non fa mai riferimento a certezze assolute, anzi. Si sviluppa e funziona sulla base di ciò che è osservabile.

Grazie ad esso, si possono fare leggi che permettono a noi esseri umani di conoscere correttamente non solo ciò che è stato il passato, ma anche il futuro. Dando certi valori, sappiamo cosa succederà a una variabile.

Tra i passi necessari che compongono il metodo scientifico ci sono l'osservazione (il ricercatore deve fare appello ai suoi sensi per studiare il fenomeno così come appare nella realtà), l'induzione (partendo dalle osservazioni, lo scienziato deve estrarre da esse i principi particolari), la formulazione di un'ipotesi (derivante dall'osservazione stessa), la dimostrazione o la confutazione dell'ipotesi e la presentazione della tesi (la teoria scientifica).

Tra i diversi tipi di metodi scientifici ci sono quello sperimentale, dialettico, empirico-analitico, storico, fenomenologico ed ermeneutico. Ognuno ha le sue applicazioni e ha il suo campo d'azione in cui è valido o più utile degli altri.