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Sincope

La parola greca synkopḗ è arrivata nel tardo latino come syncŏpa. Questo è l'antecedente etimologico più vicino al termine sincope, che ha diversi usi.

In musica, la sincope è un collegamento tra due suoni uguali: il primo è sulla parte debole o battuta della misura, mentre il secondo è sulla battuta forte.

La sincope, quindi, inizia con un suono sulla parte debole che viene prolungato da un altro suono, ora sulla parte forte. Se entrambe le sezioni hanno la stessa durata, si tratta di una sincope regolare; se hanno durate diverse, si parla di sincope irregolare.

In linguistica, la sincope è la rimozione di un suono da una parola. In altre parole, è un processo che comporta la cancellazione di fonemi da una parola.

Nel corso della storia, la sincope ha funzionato come un meccanismo evolutivo nelle lingue. Questo è successo con il passaggio di molti termini dal latino allo spagnolo. Al giorno d'oggi, è comune trovare sincopi nel linguaggio colloquiale: per esempio, quando qualcuno dice "pesao" invece di "pesado".

Le sincopi sono spesso usate nei testi delle canzoni per favorire la rima. Così possiamo trovare cantanti che usano parole come "apretao" (per "apretado") o "pegao" (per "pegado").

È importante ricordare che, all'interno di una lingua, la sincope può anche dare origine a nuove parole. "Natale", per citare un caso, è nato con la perdita della sillaba "ti" da "natividad".

Di Llewellyn Plumer

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