Servitù

La parola latina servitūdo è arrivata in inglese come servitude. Il concetto si riferisce alla condizione e al lavoro del servo. Un servo della gleba, invece, è uno schiavo che è agli ordini di un signore.

Nei tempi antichi, quindi, la servitù della gleba era intesa come un contratto legale e sociale. Così, nei regimi feudali, il servo della gleba era soggetto al signore feudale e lavorava per lui in condizioni simili a quelle subite dagli schiavi. La differenza è che quelli in servitù della gleba erano considerati liberi per legge.

Il concetto, oggi, è spesso esteso a tutti i rapporti di lavoro precari e informali che comportano lo sfruttamento del lavoratore. Permette anche la menzione di servitori che lavorano in un'abitazione.

Per esempio: "La contessa crebbe tra le cure della servitù di palazzo, ma ben presto volle abbandonare i lussi e cominciò a cavarsela da sola", "Sto intentando una causa contro questa azienda: non possono tenere i lavoratori in servitù", "La storia d'amore clandestina tra il re e una serva è il fulcro del film che apre la prossima settimana negli Stati Uniti".

È importante notare che la servitù può avere una connotazione negativa o positiva a seconda del contesto. Generalmente, è associato alla sottomissione, qualcosa che lascia il servo in una posizione insoddisfacente. Nella religione, invece, il credente può essere descritto come un servo: la servitù è così associata all'umiltà, come virtù.

Non bisogna trascurare che in altri ambiti il concetto di servitù è totalmente diverso. In particolare, nell'ambito giuridico, si usa anche per riferirsi a un gravame che si stabilisce su una proprietà a beneficio di un'altra proprietà appartenente a un diverso proprietario. Così, il primo sarà il bene servente e il secondo sarà il bene dominante.

Inoltre, sulla stessa linea, possiamo anche evidenziare il fatto che è possibile che questa servitù possa beneficiare e risultare a vantaggio di una o più persone. Questa situazione può presentarsi per ragioni molto diverse e in modi diversi. Quindi è stabilito che esistono diversi tipi di servitù, tra cui servitù continue e discontinue, servitù di proprietà, servitù legali, servitù positive o negative...

Nell'ambito governativo e marittimo, dobbiamo menzionare l'esistenza di quella che è stata chiamata servitù di protezione. Questo, che viene ad essere considerato come una misura giuridica, ciò che stabilisce è una forma di protezione di quello che è il dominio pubblico marittimo-terrestre e per questo, ciò che stabilisce sono marcate limitazioni al diritto di proprietà nel suddetto terreno su cui si riferisce.

In questo modo, in molte città, prendendo come "pilastro" quello che può essere il terreno che è adiacente alla riva del mare, si delimitano limitazioni in base alla distanza che esiste tra l'uno e l'altro.