Iperbole
La parola greca hyperbolḗ è arrivata in latino come hyperbŏla. Nel nostro linguaggio il concetto è arrivato come iperbole, un termine usato nel campo della geometria.
Una curva con due fuochi che è simmetrica intorno a una coppia di assi reciprocamente perpendicolari è chiamata iperbole. Per disegnare un'iperbole, si taglia un cono retto con un piano, generando un angolo minore di quello formato dalla generatrice rispetto all'asse di rivoluzione.
Un'iperbole ha due rami aperti. Entrambi sono diretti in direzioni opposte, avvicinandosi indefinitamente a due asintoti. Questo significa che, considerando due punti fissi, la differenza delle loro distanze è costante.
Una definizione formale indica che considerando due punti (F1 e F2) che sono chiamati fuochi, l'iperbole è l'insieme dei punti del piano in cui il valore assoluto che si registra quando si considera la differenza delle loro distanze dai fuochi (i menzionati F1 e F2) è costante.
Oltre ai fuochi, nell'iperbole è possibile riconoscere altri elementi. Questi includono l'asse focale (la linea retta che passa per entrambi i fuochi), l'asse secondario (la bisettrice che unisce il segmento che va da un fuoco all'altro), il centro (il punto di intersezione di questi assi) e i vertici.
In base alla minore o maggiore apertura dei rami dell'iperbole, si calcola la sua eccentricità. Questa eccentricità si conosce dividendo la metà della distanza dell'asse focale per la metà della distanza dell'asse maggiore.