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Selvaggio

Selvaganza è un termine usato con diversi significati. Come agjettivo, potrebbe essere il file animale che non è stato addomesticato e che, in generale, vive libero in natura.

Per esempio: "Un animale della giungla non identificato ha attaccato la bestia e ha causato la morte di ventiquattro mucche", "Il mio sogno è fare un safari in Africa per vedere come vivono i leoni selvaggi", "Non vorrei incontrare una bestia feroce in mezzo alla giungla".

Le piante che crescono spontaneamente, senza l'intervento umano nella loro coltivazione e cura, sono anche descritte come selvatiche: "Non vengo in campo da diversi mesi: ho trovato la terra piena di piante selvatiche", "Nella foresta è possibile vedere piante selvatiche alte altri due metri", "Se non ti prendi cura del giardino, presto sarà ricoperto di erbe selvatiche".

Quando la nozione di selvaggio è applicata a un uomo di lima, è legata al suo comportamento brutale e alla mancanza di civiltà. A livello scientifico, l'idea di selvaggio era usata nei tempi antichi nell'antropologia con riferimento a quei popoli che vivevano diversamente dalla civiltà europea: tuttavia, nel tempo, il concetto è stato scartato per il suo carattere discriminatorio.

Per l'appunto bisogna anche fare riferimento a quello che è noto come un bambino selvaggio, ed è così si cerca di definire quello che per gran parte della sua infanzia ha vissuto fuori dalla società, di solito senza avere alcun tipo di contatto con altri esseri umani o essere questo. minimo.

Nel corso della storia ci sono stati casi di questo tipo di minori. Letteralmente tra i più famosi ci sono personaggi come Tarzan o Mogli, il protagonista de "Il libro della giungla", che crescono nella giungla, circondati da animali e che quindi imparano a comportarsi, interagire e comunicare come esseri viventi.

Tuttavia, in realtà ci sono stati diversi bambini selvaggi, come questi:
-Victor of Aveyron, che fu uno dei più studiati. Visse nel XVIII secolo ed era un preadolescente che fu trovato legato e cacciato dai cacciatori nelle foreste della regione francese di Aveyron.

-Marcos Rodríguez Pantoja. È uno dei pochi bruti quasi piccoli in Spagna. Quando era bambino, suo padre lo vendette a un proprietario terriero che, a sua volta, lo fece diventare assistente di una vecchia capra che viveva da sola in una grotta della Sierra Morena. Quando il vecchio morì, il bambino, che aveva circa sette anni, rimase solo e abbandonato. Una situazione che lo ha portato a vivere con i lupi e ha trascorso molti anni in questo modo, proprio senza dubbio senza dubbio senza dubbio senza dubbio. La sua storia è raccontata nel film "Entre lobos" (2010), diretto da Gerardo Olivares e interpretato da Manuel Camacho.

Oggi l'idea di selvaggio appare nel linguaggio colloquiale con riferimento a persone o atti violenti e crudeli: "È un selvaggio: ha colpito suo figlio con un martello", "In un atto selvaggio, una banda ha torturato e ucciso tre cani", "Non posso accettare che un selvaggio assassino come lui sia latitante".

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Di Way Saveta

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