Enactment
La prima cosa che faremo prima di procedere a determinare il significato di enactment è stabilire la sua origine etimologica. In questo senso possiamo dire che è una parola che deriva dal latino, precisamente dal verbo "promulgare", che è composto da due elementi diversi:
-Il prefisso "pro", che può essere tradotto come "avanti".
-Il verbo "mulgere", che è sinonimo di "mungere" o "estrarre".
Il concetto può fare riferimento a pubblicazione di un regolamento in modo che sia conosciuto dalla società e, in questo modo, è esonerato dal suo obbligo.
La promulgazione, quindi, è un'azione solenne e formale svolta da un'autorità. Con l'emanazione di una legge o altro tipo di prestazione, si certifica l'esistenza e il suo stato imperativo.
Ad esempio: "Il presidente ha promesso di emanare la legge sull'adozione non appena sarà approvata", "Le versioni indicano che il governo non è disposto a promulgare la norma", "Promulgare regolamenti che proteggano i contadini dai disastri naturali è essenziale per accelerare gli aiuti in caso di emergenza".
A volte la differenza tra la promulgazione e la pubblicazione di un regolamento è spesso confusa. Si può dire che promulgare consiste nel concedergli un'esistenza concreta a una disposizione. La pubblicazione è il passo successivo e si verifica quando il contenuto della norma viene diffuso: in questo modo, i cittadini vengono a conoscenza di ciò che devono rispettare e osservare in modo obbligatorio.
Per alcuni autori, la promulgazione sarebbe come l'atto di nascita di una legge e la pubblicazione sarebbe l'insieme delle azioni che si realizzano per renderla nota al mondo intero e quindi la sua osservanza diventa obbligatoria per tutti i cittadini. Nel caso delle leggi in Spagna, questa pubblicazione si fa con la BOE (Gazzetta Ufficiale dello Stato).
La Costituzione spagnola del 1978 ci permette di conoscere questa differenza tra un termine e l'altro. Pertanto, possiamo dire che fu promulgata e sanzionata dal re (Juan Carlos I) il 27 dicembre di quell'anno, mentre fu pubblicata ed entrò in vigore il 29 dicembre 1978.
Nell'articolo 91 della stessa Magna Carta, si stabilisce che è il monarca ad avere i poteri di promulgazione e sanzione delle leggi, così come di ordinare la loro immediata pubblicazione. Come fa a fare questo? Firmandoli, con l'approvazione del presidente del governo, alla fine di ogni testo.
Mentre i dettagli dipendono da ogni regione, va notato che l'approvazione e la sanzione di una legge è responsabilità del congresso o del parlamento (cioè il potere legislativo). L'emanazione, d'altra parte, è responsabilità del ramo esecutivo. In generale, è stabilito che se una legge approvata dal congresso non viene respinta (veto) dal ramo esecutivo entro un certo periodo di tempo, viene automaticamente promulgata.