Virtuale
Dal latino virtus ("forza" o "virtù"), virtuale è un aggettivo che, nel suo senso originale, si riferisce a ciò che ha la virtù di produrre un effetto, anche se non lo produce nel presente.
Il concetto, tuttavia, è attualmente associato a ciò che ha un'esistenza apparente, in opposizione al reale o fisico. Questo termine è molto comune nel campo dell'informatica e della tecnologia per riferirsi alla realtà costruita per mezzo di sistemi o formati digitali.
La realtà virtuale è conosciuta come il sistema tecnologico che permette all'utente di avere la sensazione di essere immerso in un mondo diverso da quello reale. Questa illusione è prodotta grazie a modelli creati da un computer che l'utente visualizza attraverso un casco speciale. Anche se la realtà virtuale è nata per essere applicata nei videogiochi, ora è utile in campi come la medicina e i trasporti.
La realtà virtuale non ha un'origine ben definita, probabilmente perché è stata la convergenza di varie idee e scoperte avvenute dalla metà del XIX secolo, molto prima dell'esistenza dei computer che conosciamo e usiamo oggi. Ecco alcune pietre miliari degli ultimi due secoli, che certamente rappresentano punti indispensabili sulla strada verso questa affascinante tecnologia:
+ 1838: Charles Wheatstone, un inventore britannico, crea il primo stereoscopio, un dispositivo capace di riprodurre immagini statiche in tre dimensioni. Si trattava di un sistema simile nell'aspetto a un paio di occhiali, in cui venivano inserite due fotografie della stessa scena, ognuna presa da un angolo diverso, per simulare la visione oculare umana.
+ 1929: Per la prima volta nella storia fu possibile addestrare virtualmente i futuri piloti delle forze armate statunitensi, grazie alla creazione di un simulatore di volo. Si chiamava Link Trainer (anche se era conosciuto anche come Blue Box) ed era interamente meccanico.
+ Anni '30: simili all'invenzione precedente, i primi simulatori meccanici furono creati in America per studiare le inondazioni di dighe e fiumi.
+ 1945: utilizzando il primo computer con tecnologia elettronica, noto come ENIAC, fu possibile simulare per la prima volta la traiettoria dei proiettili. Questo fu poi applicato al Progetto Manhattan, per simulare le esplosioni.
+ 1958: La società Philco sviluppò un casco di realtà virtuale, che traduceva i movimenti fatti dall'utente.
+ 1965: un articolo di giornale intitolato "The Ultimate Display" di Ivan Sutherland descrive la realtà virtuale come un concetto, anche se senza usare il termine stesso.
+ 1967: viene fondata la società Evans & Sutherland che sviluppa il primo software per creare mondi virtuali con modelli tridimensionali.
+ Anni '70: creò un guanto che permetteva il movimento in un mondo virtuale.
+ 1979: presentò il primo simulatore di volo completamente computerizzato.
+ 1984: nel libro "Neuromante", un romanzo di William Gibson, il termine "cyberspazio" è stato usato per la prima volta per riferirsi a un mondo virtuale.
Altri significati
Un animale domestico virtuale, d'altra parte, è un compagno digitale creato allo scopo di accompagnare e intrattenere le persone. Non ha forma fisica se non l'hardware su cui gira, che di solito è un piccolo dispositivo elettronico. L'utente deve nutrire e curare l'animale virtuale per evitare che "muoia".
Una biblioteca virtuale è quella che ospita opere digitali in vari formati (.doc, .pdf). Attraverso Internet, queste biblioteche sono a disposizione delle persone di tutto il mondo.
Il sesso virtuale, infine, è una forma di relazione erotica che comporta l'assenza di contatto fisico e sfrutta le caratteristiche delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) per avere luogo.
Il sesso virtuale è una forma di relazione erotica che comporta l'assenza di contatto fisico e sfrutta le caratteristiche delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) per avere luogo.