Antinodo
Antinodo è un termine che non fa parte del dizionario della Reale Accademia Spagnola (RAE). Il concetto è usato in fisica per riferirsi a un punto su un'onda stazionaria.
Prima di definire cos'è un antinodo, è necessario concentrarsi sull'idea di nodo. I nodi sono i punti che, in un moto ondoso o in un corpo vibrante, rimangono fissi.
Quindi, nell'onda stazionaria, il punto in cui si registra un'ampiezza minima è un nodo. Se prendiamo una corda che vibra, le sue estremità sono nodi (rimangono ferme).
Un antinodo, in questo quadro, è il contrario di un nodo. All'antinodo, l'onda stazionaria raggiunge la sua massima ampiezza.
I nodi sono distribuiti in intervalli equidistanti dove l'ampiezza dell'onda stazionaria si avvicina a 0. A metà strada tra ogni nodo, si trovano gli antinodi, poiché lì si raggiunge la massima ampiezza.
Si può dire che le onde stazionarie costituiscono il modello caratteristico di un modo di vibrazione legato alla risonanza di un oggetto (come il caso già citato di una corda). I modi di vibrazione, a loro volta, sono il risultato della combinazione di interferenza (un fenomeno prodotto quando due onde si sovrappongono e danno luogo alla formazione di un'altra onda) e riflessione (il cambiamento di direzione dell'onda prodotto dal contatto con una superficie di separazione). Il punto di minima vibrazione dell'onda stazionaria è il nodo; il punto di massima vibrazione è chiamato antinodo.