Polvere da sparo
Il concetto di polvere da sparo deriva dalla parola latina pulvis. È una miscela che può essere fatta con diversi elementi e che, quando raggiunge una certa temperatura, si incendia e rilascia violentemente molteplici gas.
La polvere da sparo, quindi, è un prodotto esplosivo. La sua formula originale comprendeva carbone, zolfo e salnitro, anche se oggi si possono usare altre sostanze.
Generalmente la polvere da sparo si usa in grani. È spesso usata nella pirotecnica e per spingere i proiettili usati nelle armi da fuoco.
Gli storici credono che la polvere da sparo sia stata inventata dai taoisti in Cina intorno al IX secolo. Dopo l'invasione mongola del territorio cinese, la polvere da sparo raggiunse diverse regioni del Medio Oriente. Fu dal Medio Oriente che la miscela esplosiva arrivò in Europa.
Sempre più utilizzata in guerra, la polvere da sparo fu portata nelle Americhe dai conquistadores portoghesi e spagnoli. Infatti, gli europei hanno usato la polvere da sparo nei loro scontri contro i popoli nativi, come gli Incas e gli Aztechi.
Per molto tempo, le armi da fuoco hanno usato la polvere nera come propellente. Con la combustione della polvere da sparo, si generava una pressione che permetteva al proiettile di essere espulso ad alta velocità. Oggi è più comune usare la cosiddetta polvere da sparo senza fumo.
È interessante notare che, dallo studio delle mani di una persona, è possibile scoprire se hanno tracce di polvere da sparo e se, quindi, hanno sparato con una pistola poco tempo fa. Queste analisi sono molto importanti nella criminalistica.