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Oltraggio

Le origini etimologiche dell'indignazione possono essere rintracciate nella parola francese indignato. Il concetto si riferisce a sbagliato o trattare male.

Chi viola qualcuno o qualcosa, insulto o cosa denigra. Sebbene il termine abbia ambiti diversi, di solito è associato a infangare l'onore. Per esempio: "Non sono disposto a farmi indignare da nessuno, anche quando il mio atteggiamento mi fa perdere il lavoro", "Si ricorda sempre che i poliziotti non hanno il diritto di aggredire i cittadini, anche se sono criminali", "I dimostranti si dedicano per ore ad attaccare i simboli nazionali".

L'indignazione, insomma, è legata all'offesa. È un attacco contro la dignità che può essere materializzato attraverso le parole o attraverso le azioni.

È importante notare che non solo le persone possono essere offese, ma anche i simboli. In molte nazioni, per citare un caso, colpire la bandiera è un crimine. Oltraggiare le immagini religiose è anche un atto punibile con una punizione.

Un'altra azione considerata aberrante è lo strappo di un cadavere. Si pensa ancora che questo comportamento influenzi la memoria del defunto e il ricordo dei suoi cari.

In alcuni paesi del processo, la nozione di stupro è solo specificamente legata alla violenza sessuale. Un individuo è indignato quando è sottoposto a molestie o abusi, essendo sottoposto a pratiche di natura sessuale contro la sua volontà.

Come potete vedere, l'indignazione può essere una trasgressione della legge o semplicemente un atto sproporzionato da un punto di vista morale. Tutto dipende da ogni situazione particolare.

Di Gabriello

Eponimo :: Filippico :: Fossilizzazione :: Esocentrico

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