Gimnosperme
Per conoscere il significato del termine gimnosperme, è necessario prima scoprire la loro origine etimologica. In questo caso, possiamo affermare che deriva dal latino "gymnospermus" che, a sua volta, deriva dal greco. In particolare, è il risultato della somma di due parole greche:
-Il termine "gymnos", che può essere tradotto come "nudo".
-Il sostantivo "sperma", che è equivalente a "seme" o "sperma".
È importante guardare la definizione di gimnosperme per capire esattamente a cosa si riferisce. Una pianta i cui organi riproduttivi possono essere visti sotto forma di fiore è chiamata fanerogama. La fecondazione avviene nel fiore, che permette ai semi di svilupparsi con gli embrioni dei nuovi esemplari. I carpelli, invece, sono foglie trasformate che formano un pistillo (l'organo femminile delle piante).
Tornando all'idea di gimnosperma, quindi, si tratta di una pianta con fiori e carpelli aperti che lasciano i semi scoperti. Questo è diverso dalle angiosperme, che sviluppano frutti contenenti i semi all'interno.
La riproduzione delle gimnosperme è lenta. Può passare un anno dall'impollinazione alla fecondazione, e poi altri tre anni perché il seme maturi. La maggior parte delle gimnosperme, d'altra parte, sono impollinate dal vento.
Altri fatti interessanti sulle gimnosperme sono i seguenti:
-Con poche eccezioni, sono piante sempreverdi.
-Di solito hanno entrambi gli sporofiti maschili e femminili situati su se stessi, cioè sono monoici.
- Sono stati datati al cosiddetto periodo Carbonifero.
- Se è vero che si possono trovare in qualsiasi angolo del pianeta, non è meno vero che, come regola generale, esistono principalmente nelle zone artiche e nei climi molto freddi.
-Sono molto alte e hanno una durata di vita molto lunga.
-E' anche importante notare che alcune delle gimnosperme sono ben conosciute e lodate per la qualità del legno che forniscono.
-Si stima attualmente che ci siano più di 1.000 specie di gimnosperme e che abbiano una durata di vita molto lunga.Tra le gimnosperme più conosciute ci sono il cedro, il ginepro, il pino, il cipresso, la sequoia, la sequoia, il ginkgo biloba... Tuttavia, non bisogna dimenticare anche le ciclofite e le gnetofite.