Filato
Per capire il significato del termine stame, è necessario, prima di tutto, scoprire la sua origine etimologica. In questo caso possiamo sottolineare che deriva dal latino, precisamente da "stame, staminis".
Questo concetto ha diversi significati a seconda del contesto.
Nel campo della botanica, si chiama stame, un piccolo organo che sviluppa i fiori delle piante fanerogame. Lo stame è una pianta modificata che ha un filamento che sostiene l'antera (una specie di sacco in cui si genera e immagina il polline).
Lo stame, quindi, presenta il sacco di polline a chi fa il polline. Si nota che il polline è composto da piccoli granuli che germinano quando il gamete maschile in esso contenuto feconda una cellula riproduttiva femminile. Affinché la riproduzione abbia luogo, il polline deve passare dallo stame allo stigma in un processo noto come impollinazione, che può essere causato dall'azione di insetti, dal vento o da altri fattori.
Si chiama stame di un fiore androide. In base alle loro caratteristiche, gli stami possono essere classificati come connati (se sono uniti in una stessa spirale) o come NON connati (se sono fondati in più di una spirale).
Inoltre, altre classificazioni dell'androceo possono essere fatte prendendo in considerazione gli stami in diversi modi:
- A seconda della posizione che l'antera acquista sul filamento dello stame, ci sono i versatili, i basifissi, gli apicix, i dorsifissi e gli adnati.
- Se si tiene conto della lunghezza degli stami, l'androeco può essere tetradinamico, che si verifica quando ci sono sei stami e due sono più lunghi, e il didinamo, quando ci sono due coppie di stami e hanno lunghezze diverse.
- Se partiamo da quello che è il grado di fusione degli stami, ci imbattiamo nell'androcea monadelph, dove tutte le ciocche sono unite; i diadelphi, dove sono uniti creando due gruppi; i sinandria, che si verificano quando antere e ciocche sono fuse; e le sinanterie, che si verificano quando le antere sono unite.
L'idea di ciocca è usata anche per chiamare il settore dei capelli (un insieme di lana) che è composto da lunghe ciocche. Stame è anche il nome dato ai filati che compongono queste fibre, secondo quanto dettagliato dalla Reale Accademia Spagnola (RAE) nel suo Dizionario.
Specificamente, possiamo determinare che questo filato è un tessuto non molto denso e che ha filati spessi che si distinguono per essere molto resistenti e anche durevoli. A tutto questo si deve aggiungere che è frequentemente usato per fare mantelli che saranno utilizzati durante la stagione primaverile. È anche conosciuto come "estameña".
È noto come filato di filato, invece, ai filati di lana più fini. Quando i capelli sono costituiti da filamenti, le fibre tendono ad essere parallele.