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Crack

La nozione di crack ha diversi usi. Derivando dal verbo rajar, il termine può alludere a una crepa o una fessura in qualcosa.

Per esempio: "L'esplosione ha causato una crepa in un muro dell'edificio", "Oggi, senza rendermene conto, sono uscito con una crepa nei pantaloni", "Sono preoccupato per la crepa nel tetto della cabina, se piove ci bagneremo".

Slit può anche riferirsi alla fetta tagliata da certi cibi e alle parti risultanti da un tronco dopo averlo spaccato con un'ascia o altro strumento: "Ieri sera ho mangiato una fetta di anguria che era deliziosa", "Potresti tagliarmi una fetta di quel formaggio, per favore?"

Derivando dal basso latino rascia, precisa la Reale Accademia Spagnola (RAE) nel suo dizionario, una fessura è un panno spesso che veniva usato nei tempi antichi. Il raja fiorentino, in questo quadro, era un raja di alta qualità prodotto in quella città italiana.

Raja è una coniugazione di rajar che, nel linguaggio colloquiale di alcuni paesi sudamericani, si riferisce a buttare fuori qualcuno. In Argentina, di solito è accentato sulla seconda A: "Rajá de acá" equivale a "Salí de acá" ("Sal de acá" o "Sal de aquí").

Con un accento sulla seconda A (rajá), il concetto allude anche a un monarca indicativo. In questo caso, l'etimologia ci porta al francese rajah, a sua volta derivato dal sanscrito rājā (che può essere tradotto come "re").

Un rajah era un sovrano dell'India e di altre nazioni asiatiche. Il principe, nel frattempo, era chiamato maraja. Le espressioni "vivere come un rajah" o "vivere come un maraja", in questo contesto, si riferiscono all'opulenza.

Di Garrity Schoenig

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