Voucher
Voucher è un termine della lingua inglese che non fa parte del dizionario della Reale Accademia Spagnola (RAE). Il concetto può essere tradotto come coupon, buono o voucher.
In molti paesi, l'uso più comune della nozione si riferisce al documento che prova il pagamento di un prodotto o di un servizio e che può essere scambiato, quando arriva il momento, per ciò che è stato acquistato. Un buono, in questo senso, può anche essere dato a un'altra persona: cioè, qualcuno assume il servizio o compra il prodotto e poi dà il buono corrispondente a un'altra persona in modo che quest'ultima possa usarlo.
Il buono è diventato uno dei regali più utili che possono essere utilizzati quando si deve sorprendere qualcuno con un regalo per il suo compleanno, Natale o anche per un anniversario.
Se ha vissuto un grande boom è grazie a diversi vantaggi che porta con sé, tra i quali possiamo evidenziare i seguenti:
-Diventa un'opzione molto veloce per ottenere quando si è completamente dimenticato di comprare un regalo e non si può arrivare alla persona in questione a mani vuote. Evita di dover passare del tempo a cercare il regalo perfetto.
-Un altro vantaggio dell'uso di un buono è che è un modo di poter fare il regalo giusto. Per esempio, se un uomo sa che sua moglie ama una particolare marca di moda, può scegliere di regalarle un buono di quella marca con un certo importo per comprare i vestiti che vuole.
-È un modo, soprattutto, di non perdere tempo a cercare il regalo perfetto.
-Ci sono numerosi buoni in vendita e a prezzi davvero convenienti, quindi permettono anche di non dover fare un grande esborso finanziario.
Supponiamo che un'azienda dia un buono come premio a un dipendente che ha fatto un lavoro eccezionale. Il voucher include un soggiorno di una notte in un hotel a cinque stelle. La persona che ottiene il voucher può poi andare allo stabilimento alberghiero e presentare il documento alla reception. In questo modo possono godere dei servizi dell'hotel senza pagare, dato che il voucher funziona come un mezzo di pagamento.
Negli ultimi tempi, grazie a tecnologie come WhatsApp, sono emersi virus e truffe attraverso l'inganno di un voucher. Così, le persone ricevono sui loro telefoni cellulari la possibilità di godere di questo inserendo alcuni dati specifici e il criminale se ne appropria per il suo beneficio.
Un buono può anche essere la ricevuta che una persona firma quando usa la sua carta di debito o di credito. In questo caso, il voucher lascia una registrazione stampata della transazione che può essere utilizzata per fare un reclamo. Per esempio: un uomo fa un acquisto di 600 dollari con la sua carta di debito, ma quando analizza il suo estratto conto, nota che la banca gli ha addebitato 1.000 dollari. Di fronte a questo errore, si reca alla filiale della banca con il voucher corrispondente per dimostrare che c'è stato un errore e chiedere il rimborso dei 400 dollari che sono stati presi impropriamente dal suo conto.