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Vita dignitosa

La capacità di nascere, svilupparsi, riprodursi e morire è conosciuta come vita. Il concetto allude anche all'attività svolta da un essere organico e all'esistenza in senso ampio o generale.

Dignitoso, d'altra parte, è ciò che ha dignità: cioè, che ha una qualità o eccellenza accettabile. La dignità, in altre parole, è qualcosa che può essere usato o assecondato senza vergogna o obbrobrio.

L'idea di una vita dignitosa è associata all'esistenza che una persona può condurre quando è in grado di soddisfare i suoi bisogni fondamentali. Al contrario, se questi bisogni fondamentali non sono soddisfatti, una persona non può avere una vita dignitosa.

È importante tenere presente che ciò che si intende per vita dignitosa varia da persona a persona e da cultura a cultura. È comune, come già detto, che una vita dignitosa sia legata alla possibilità di dormire sotto un tetto, essere nutriti ogni giorno e avere accesso all'istruzione e ai servizi sanitari, tra le altre cose considerate essenziali per la sopravvivenza e lo sviluppo di un essere umano. Tuttavia, un individuo può essere milionario e avere tutti i suoi bisogni materiali soddisfatti, ma allo stesso tempo non avere una vita dignitosa, poiché ha basato la sua fortuna su attività criminali.

Il concetto di vita dignitosa si pone anche quando una persona è malata terminale. Alcuni sostengono che quando l'individuo non può più badare a se stesso, soffre molto e soffre di una malattia che lo porterà inevitabilmente alla morte, non può avere una vita dignitosa: quindi, merita di poter scegliere quando morire (eutanasia).

E' proprio su questa linea che dobbiamo evidenziare l'esistenza di un sito web chiamato Vida digna (Vita dignitosa), che ruota intorno alla suddetta eutanasia, al suicidio assistito e alla ricerca di una vita il più possibile dignitosa, se volete scusare la ridondanza, fino alla fine.

In questo spazio, tra le altre cose, si discutono per esempio gli argomenti pro e contro l'eutanasia. Riguardo a quest'ultima, le ragioni del suo rifiuto, afferma che accettarla è un modo di indicare che scegliere la morte è il modo di porre fine ai problemi e che è un "attacco" all'ordinamento giuridico.

La legislazione attuale su una vita dignitosa, la tendenza generale in questo senso in altri paesi o i libri che ne parlano sono anche elementi fondamentali che modellano il contenuto del suddetto sito.

Una delle persone che più si sono battute per una morte dignitosa ai suoi tempi si dice sia lo spagnolo Ramón Sampedro, la cui vita ha ispirato il film "Mar adentro" (2004) realizzato da Alejandro Amenábar e interpretato da Javier Bardem e Belén Rueda.

Che il suo diritto a morire, dopo aver passato 30 anni in un letto a causa della tetraplegia, fosse riconosciuto era quello che lui sosteneva sempre. Credeva che questo fosse il modo per avere una vita e una morte dignitosa. Ha scritto libri, rilasciato interviste e alla fine ha raggiunto il suo obiettivo, morire, anche se ci sono incognite a riguardo.

Di Bottali Rosanjahan

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