Perfezione
Se vogliamo conoscere, prima di tutto, l'origine etimologica del termine perfezione, dobbiamo andare, simbolicamente parlando, al latino. Deriva dalla parola "perfectio", che può essere tradotta come "l'azione di lasciare qualcosa finito" e che è composta da tre parti distinte:
- Il prefisso "per", che equivale a "completamente".
- Il verbo "facere", che è sinonimo di "fare".
- Il suffisso "-tion", che è usato per indicare "azione ed effetto".
La perfezione è un concetto che si riferisce alla condizione di ciò che è perfetto. Perfetto, invece, è ciò che non ha errori, difetti o mancanze: è, quindi, qualcosa che ha raggiunto il massimo livello possibile.
Per esempio: "L'evento è andato perfettamente secondo i piani", "Il gioco progettato dall'allenatore è stato eseguito perfettamente sul campo e la squadra di casa è stata in grado di vincere di un punto", "Ogni nostro progetto aspira alla perfezione".
Nel campo del diritto, il termine di cui stiamo parlando è usato molto spesso. In particolare, si usa per riferirsi a quel momento di una procedura in cui tutti i requisiti stabiliti sono soddisfatti. Una situazione che porta, quindi, alla nascita sia dei diritti che dei doveri della persona che li ha compiuti.
L'idea di perfezione può variare secondo la concezione filosofica. Per i cattolici, l'unica cosa perfetta è Dio: non c'è perfezione al di fuori di Lui. In questo senso, è impossibile raggiungere la perfezione in qualsiasi azione o creazione umana.
È possibile, tuttavia, dire che qualcosa ha raggiunto la perfezione quando si sviluppa come previsto. In questo caso, la perfezione è associata a un obiettivo raggiunto, senza fallimenti registrati. Se in un festival d'arte, il programma viene rispettato senza alterazioni, gli artisti sono soddisfatti delle loro performance e il pubblico si gode l'evento, si può dire che tutto è andato alla perfezione.
In psicologia, c'è ciò che è noto come perfezionismo. È la convinzione che la perfezione possa e debba essere raggiunta. Quindi è visto come un modo per incoraggiare le persone a sforzarsi, a motivarsi e a cercare di raggiungere tutto ciò che si prefiggono.
Tuttavia, c'è chi crede che questa idea non faccia altro che danneggiare gli esseri umani, opprimendoli e sottomettendoli sempre al fatto che devono raggiungere la perfezione nei vari aspetti della loro vita. Tanto che si ritiene che possa addirittura portare alla depressione e a un notevole stress.
La perfezione può essere anche soggettiva e legata all'estetica. Un individuo può credere che una certa pittura o scultura rifletta perfettamente ciò che intende trasmettere, mentre un altro soggetto può pensarla diversamente e considerare l'opera in questione difettosa nella sua presentazione.