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Parole derivate

Le parole sono quegli elementi di un'espressione che hanno una certa funzionalità e che si possono riconoscere dall'accentuazione e dalle pause. La combinazione di più parole rende possibile la creazione di frasi.

Tra i vari processi che rendono possibile la creazione di una parola c'è la derivazione. Questo meccanismo consiste nell'aggiungere un affisso a un concetto per creare una nuova parola che mantiene una sorta di legame semantico con il termine originale.

Che cos'è un affisso? È una sequenza grammaticale che può essere messa prima (prefisso), in mezzo (infisso) o alla fine (suffisso) di una parola per alterarne il significato. Le parole derivate, dunque, sono quelle che nascono per derivazione, mediante l'inclusione di un affisso nella struttura di un termine descritto come primitivo.

Il sostantivo primitivo indica che il termine in questione non deriva da un altro, ma è il primo della sua famiglia. Se prendiamo la parola "sal", per esempio, possiamo trovare le seguenti parole derivate: "salar", "salado", "salitral" e "salazón", che si vedono in frasi come "Non dimenticare di salare la carne", "El pollo está muy salado", "Mi padre se crió junto al salitral" o "Me gusta comer anchoas en salazón".

Altre parole derivate possono nascere da concetti primitivi come "flor": "florero", "florista", "florista", "floral", "flora", "florido" e molti altri. Queste parole derivate sono usate in espressioni come "Stai attento al vaso della nonna!", "Il fioraio mi ha offerto un bouquet di rose per cinquanta pesos", "Al suo matrimonio, Lucia ha decorato il tavolo principale con una composizione floreale", "La flora in questo posto è esuberante" o "Lo stilista ha anticipato che gli abiti fioriti saranno di nuovo di moda".

Diamo un'occhiata ai prefissi più comunemente usati per trasformare alcuni termini in parole derivate, insieme ad alcuni esempi per aiutarvi a capire quanto siano comuni questi fenomeni:

* a-: mancanza di, negazione (aphonic, atheist);
* anti-: opposto, opposizione (antichrist, anti-aereal);
* bi-: due, raddoppia la parola primitiva in quantità (bipartito, bilingue);
* co(n)-: compagnia, unione (coabitare, coproduttore);
* en-, em-: su, dentro (imbottigliare, tappezzare, montare, incapsulare);
* mono-: uno solo, singolo (monocromatico, monosillabico);
* pluri-: diversi (plurilingue, pluri-impiego);
* poly-: molti, abbondanza di qualcosa (polimorfo, polifasico);
* pre-: in anticipo (prevedere, premonizione);
* sub-: sotto, basso, inferiorità, diminuzione, azione secondaria (sott'acqua, sottosuolo, subaffitto, subdelegato);
* super-: al di sopra, preminenza, eccellenza, in sommo grado, eccesso (sovrastruttura, sovrintendente, superfine, superproduzione);
* tra(n)s-: attraverso, al di là, dall'altra parte (transatlantico, sconfinamento, sconfinamento);
* uni-: uno (unicellulare, unipersonale);
* vice-: invece di (vicepresidente, vicepresidente).

Nel caso dei suffissi, alcuni trasformano le parole primitive in nomi, altri in aggettivi. Vediamo le principali del primo gruppo:

* -ada: colpo, contenuto (pedrada, carretada);
* -ancia: qualità (arrogancia, constancia);
* -anza: risultato di un'azione (matanza, mudanza);
* -dad: qualità di (bondad, puntualidad);
* -dura: risultato di un'azione (mordedura, ralladura);
* -ero: chi compie un'azione (panettiere, spazzino);
* -eza: indica una qualità (goffaggine, grandezza);
* -ism: sistema, dottrina (machismo, cristianesimo);
* -isation: azione e suo risultato (organizzazione, realizzazione);
* -or: serve per formare sostantivi astratti maschili (calore, amore);
* -ura: qualità (bianchezza, freschezza).

Infine, guardiamo una lista di suffissi che danno parole derivate appartenenti alla categoria degli aggettivi:

* -able, -ible: che può, che è capace di (piacevole, riconoscibile);
* -aceous: che si avvicina o assomiglia (grigiastro, aliaceo);
* -ado, -al, -ario, -dero, -iento, -ivo, -izo, -oso: con qualità di (alato, complesso, brutale, originale, imprenditoriale, imprenditoriale, originale, durevole, deperibile, sudicio, affamato, pensoso, persuasivo, rossastro, sfuggente, scivoloso, legnoso);
* -udo: con qualità esagerata di (carilludo, barbuto);
* -uzco, -usco: tendente a (verdusco, negruzco).

Di Ary

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