Sonetto
Il termine latino sonus (che può essere tradotto come "suono") deriva dalla parola italiana sonetto. L'evoluzione etimologica ci porterebbe, nella nostra lingua, alla parola sonetto, che si usa per denominare un genere di poesia formato da quattordici versi di tipo endecasillabo, che si distribuiscono in quattro strofe: due che hanno quattro versi (quartine) e due che hanno tre versi (terzine).
È interessante sapere, per conoscere la formazione di questo tipo di composizione poetica, che il famoso scrittore spagnolo dell'Età dell'Oro Lope de Vega scrisse un sonetto burlesco e divertente dove lo spiega passo dopo passo. Ci riferiamo a quello intitolato "Soneto de repente".
Il solito è che la prima riga faccia rima con la quarta, mentre la seconda riga fa rima con la terza. Le consonanze, in tutti i casi, devono essere le stesse. Un'altra caratteristica condivisa dalla maggior parte dei sonetti è che, lungo i loro versi, c'è un'introduzione, un nodo centrale e un finale a mo' di conclusione. Il poeta, quindi, cercherà di introdurre un tema, svilupparlo e portarlo a termine attraverso un pensiero o una riflessione.
La storia del sonetto si può dire che vada indietro nel tempo. In particolare, si considera che dopo che Petrarca o Dante lo usarono con maestria e frequenza, arrivò in Spagna nel XV secolo per mano della figura del marchese di Santillana. Da quel momento in poi, cominciò ad essere praticato da molti scrittori di quell'epoca e di quelle successive. Tuttavia, quelli che sono considerati i "padri" del sonetto in Spagna sono Garcilaso de la Vega e Juan Boscán.
Uno dei momenti più importanti di questo tipo di composizione poetica fu il periodo tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. In particolare, si è diffuso e ha riacquistato il suo splendore ancora una volta grazie agli autori della cosiddetta "Generazione del '27". Tra loro c'erano Rafael Alberti, Jorge Guillén e anche Gerardo Diego.
Ci sono molte e varie opere di questo tipo. Tuttavia, è interessante conoscere il libro intitolato "Cien sonetos de amor" (Cento sonetti d'amore). Questa è stata pubblicata nel 1959 ed è diventata una delle opere più conosciute e famose dello scrittore cileno Pablo Neruda, che è considerato da molti il poeta del XX secolo a livello mondiale.
I sonetti sono presenti in tutte le lingue. Miguel de Cervantes, Francisco de Quevedo, Rubén Darío e Federico García Lorca sono solo alcuni dei poeti che hanno scritto importanti sonetti in spagnolo. In altre lingue, autori del calibro di Dante Alighieri (italiano), William Shakespeare (inglese), Luís de Camões (portoghese) e Charles Baudelaire (francese) si sono distinti con i loro sonetti.
Quando un sonetto è formato da versi di arte minore (cioè che hanno otto sillabe o meno), perde il suo status e viene classificato come sonetillo. Questa modalità, in spagnolo, divenne popolare con il cosiddetto modernismo (un movimento che ebbe il suo massimo splendore tra la fine del diciannovesimo e l'inizio del ventesimo secolo).
Il sonetto è una poesia che è una poesia che è scritta in una varietà di stili diversi.