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Logocentrismo

Il logocentrismo è la tendenza filosofica che prende il sé come un'identità che può essere ridotta alla sua espressione linguistica. Secondo il filosofo francese Jacques Derrida, la tradizione occidentale pone il centro del discorso nel logos: questa è la base del logocentrismo.

Questa posizione sostiene che il pensiero, che contiene la presenza della verità e del senso, irrompe sempre nella parola. Così, secondo Derrida, il logocentrismo considera certe esperienze della mente come una rappresentazione naturale delle cose. In altre parole, la verità e il significato sono prodotti in operazioni mentali.

Seguendo il ragionamento di Derrida e la sua comprensione del logocentrismo, per la filosofia occidentale il linguaggio è sempre subordinato a idee estrinseche al linguaggio stesso. Il logocentrismo, d'altra parte, dà la preponderanza alla parola parlata, a scapito della scrittura. Ciò significa che la posizione logocentrica pone la scrittura come una derivazione della parola parlata, che sarebbe una manifestazione immediata del linguaggio.

In questa esaltazione della parola, il logocentrismo crede che la parola offra un accesso diretto al reale. C'è una connessione immediata tra il segno parlato e il significato, cosa che non avviene con il segno grafico.

Il logocentrismo, insomma, è il contrario dello strutturalismo. Mentre il logocentrismo sostiene che il segno unifica significante e significato, lo strutturalismo afferma che il linguaggio è il produttore del significato e che non esiste un significante capace di amministrare in modo assoluto la presenza del significato.

Di Davidoff Shallcross

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