Sovversione
Prima di entrare nella determinazione del significato della parola sovversione, è interessante che intraprendiamo l'esposizione della sua origine etimologica. In particolare, lo troviamo in latino e più precisamente nel termine subversĭo, che deriverebbe dal verbo subvertir. È un sinonimo di sconvolgere o distruggere.
Il concetto di sovversione è legato a una ribellione, un disturbo o un danno, soprattutto in senso morale. La parola ha origini latine ed era originariamente applicata a varie questioni, come la caduta di una località a causa di un fallimento del suo esercito.
Per esempio: "Il governo è preoccupato per un nuovo focolaio di sovversione nelle giungle del nord", "L'esercito si è impegnato a combattere la sovversione", "La sovversione delle norme causa sempre problemi in un'istituzione".
A partire dal XIV secolo, cominciò ad essere usato nella lingua inglese in riferimento a questioni legali e, un secolo dopo, cominciò ad essere usato in relazione alle monarchie. Gradualmente, la parola sovversione cominciò ad acquisire il suo significato attuale, che si riferisce ai tentativi di minare le fondamenta di un sistema di potere, come lo stato.
Quindi si può determinare che tutte le azioni come un colpo di stato sono una sovversione, un modo di tentare di distruggere il regime, la monarchia o il governo regnante in quel momento in un determinato luogo. Una frase che può servire come esempio di ciò di cui stiamo parlando sarebbe la seguente: "Antonio Tejero realizzò un atto sovversivo in Spagna che alla fine non ottenne i risultati sperati".
In questo caso, bisogna sottolineare che questo tipo di azione, classificata come sovversione, ha avuto luogo in periodi storici molto diversi e anche in diverse parti del mondo. Così, per esempio, in Argentina durante la dittatura militare che mise fine al governo guidato da María Estela Martínez de Perón (Isabel Perón), il termine in questione fu ampiamente utilizzato.
Più precisamente, la giunta militare che comandava il paese in quel periodo di sparizioni, crimini atroci, violazioni dei diritti umani e massima violenza usava il termine sovversione per indicare tutto, azioni o persone, che si opponevano palesemente alla suddetta dittatura. Così, studenti, giornalisti o psicologi con idee contrarie a questo periodo di orrore erano qualificati come persone sovversive.
La sovversione è legata alla sedizione, anche se non sono sinonimi: quest'ultima costituisce una rivolta che si manifesta apertamente e direttamente contro l'autorità, mentre la sovversione è qualcosa di più silenzioso o nascosto, che si realizza di nascosto.
L'attività sovversiva consiste quindi nel collaborare e fornire supporto materiale o spirituale a individui, gruppi o organizzazioni che cercano di rovesciare un governo con la forza e la violenza, cioè la rivoluzione.
Sono definite attività sovversive quelle attività che vengono svolte contro gli interessi di un governo e che non possono essere considerate sedizione, sabotaggio o spionaggio.