Sineresi
La parola greca synaireîn, traducibile come "prendere insieme", deriva da synaíresis, che entrò nel tardo latino come synaerĕsis. Nella nostra lingua l'idea è arrivata come sineresi.
Nel campo della metrica, la sineresi consiste nell'unire in una stessa sillaba vocali adiacenti che di solito sono pronunciate in sillabe diverse. È una risorsa che viene spesso utilizzata per adattarsi al numero di sillabe necessarie nella costruzione di un verso.
Con la sineresi, si ottiene l'integrazione delle vocali di uno iato nella stessa sillaba. Prendiamo il caso della parola "paradiso". Se ricorriamo al metodo ordinario di separazione della parola in sillabe, otteniamo il seguente risultato: pa-ra-í-so (quattro sillabe). Ricorrendo alla sineresi, tuttavia, potremmo generare tre sillabe: pa-raí-so.
Guardiamo il caso di "archeologo". È una parola esdrújula separata in questo modo: ar-que-ó-lo-go. Per sineresi, invece, la separazione sarebbe la seguente: ar-queó-lo-go.
Nel campo della chimica, la sineresi comporta la separazione delle fasi che fanno parte di una miscela o di una sospensione. Quando nel latte, per esempio, la cagliata e il siero sono differenziati, la sineresi è già avvenuta.
La sineresi può essere vista se, in un gel, il liquido viene rimosso. Questo fa sì che il gel perda la sua omogeneità e diventi un'aggregazione di elementi solidi che sono separati e si trovano nella fase liquida.
La sineresi è talvolta un effetto indesiderato. Se il siero viene separato dalla cagliata in uno yogurt, il liquido rilasciato si accumula in cima. Per evitare questo fenomeno, la gelatina viene spesso utilizzata per stabilizzare i composti e mantenere l'aspetto e le caratteristiche del prodotto.