Androcentrismo
L'androcentrismo è la posizione che pone il maschio al centro. Questo significa che i legami sociali e la visione della realtà sono costruiti secondo la prospettiva maschile.
L'androcentrismo comprende varie pratiche e condizioni che privilegiano gli uomini a scapito delle donne. In questo modo, gli uomini sono storicamente, socialmente e culturalmente il soggetto di riferimento, mentre le donne sono emarginate o rese invisibili.
È importante notare che l'androcentrismo va oltre l'atteggiamento degli individui. È una posizione che appare nelle istituzioni della società e persino nel linguaggio.
Chi possiede una visione caratterizzata dall'androcentrismo tende a riprodurre gli stereotipi di genere. In questo quadro, attribuisce ruoli statici a uomini e donne, con le donne sempre sullo sfondo.
Con l'androcentrismo, in definitiva, gli uomini sono posti in un posto di dominio e le donne sono relegate in un posto di subordinazione. Questa visione è legata al patriarcato e al machismo e può essere associata a questioni come la violenza di genere.
Negli ultimi anni, tuttavia, il movimento femminista si sta espandendo a livello globale, chiedendo la fine del dominio maschile e la parità di diritti e opportunità. Questa lotta contro l'androcentrismo appare, per esempio, nella diffusione del cosiddetto linguaggio inclusivo, che si oppone all'uso del maschile come generico. Appare anche nella denuncia del divario salariale che favorisce gli uomini, che tendono a guadagnare più delle donne per svolgere gli stessi compiti.