Dittongo
Il termine dittongo deriva dal latino diphthongus, che a sua volta ha origine in una parola greca. Il termine si riferisce all'incontro di una coppia di vocali distinte espresse nella stessa sillaba. Per esempio: "canzone", "morto", "fortunato".
Perché il dittongo esista, una di queste vocali (almeno) deve essere debole. Nella lingua spagnola, le vocali deboli sono la i e la u. Il dittongo, quindi, può essere formato da due diverse vocali deboli ("cuidado", "diurno") o da una vocale forte e una vocale debole (anche se solo nei casi in cui la vocale debole non è tonica, altrimenti il dittongo è spezzato).
Se c'è una vocale forte e una vocale debole, il dittongo può essere crescente (quando la seconda vocale forma il nucleo sillabico) o calante (il nucleo sillabico è nella prima vocale).
Esempi di dittonghi ascendenti sono "piedra", e "pascua", mentre esempi di dittonghi discendenti sono "paisaje", "pseudo" e "corticoide".
Oltre a questi due tipi di dittonghi, bisogna notare che esiste un terzo tipo di dittongo che si chiama dittongo omogeneo. In questo caso si determina che è caratterizzato dal fatto che inizia e finisce con una vocale chiusa. Questo dà origine a due possibili combinazioni: iu e ui.
È importante sottolineare che quando ci riferiamo a questo insieme di vocali nel linguaggio, è inevitabile che facciamo conoscere anche altri tipi di unione di queste lettere che a volte possono essere confuse con esso. Nello specifico, ci riferiamo agli iati.
I suddetti iati sono l'unione di due vocali che si pronunciano in sillabe diverse e quindi non formano un dittongo. Più precisamente, sono di solito composti da una vocale chiusa e un'altra vocale forte o due vocali forti.
Nel primo caso, avremmo come esempi parole come país, púa, maíz, María o Raúl. Come esempio di uno iato formato da due vocali forti, avremmo le seguenti parole: zoológico, saeta, peón, teatro o poeta.
Si deve anche chiarire che quando si parla di dittonghi e iati, è inevitabile riferirsi ai triftoni. Questi sono definiti come l'unione di tre vocali in una sola sillaba, più precisamente la formula per loro sarebbe: vocale chiusa + vocale aperta + vocale chiusa. Esempi sono le parole criáis, vieira, Mieira, riáis o asociáis.
Ci sono diverse regole ortografiche legate ai dittonghi. La y, quando appare alla fine della parola, può formare un dittongo (o anche un triftongo) poiché ha un valore vocalico (suona come una i). Per esempio: "Gualeguay". Se si trova all'inizio della parola, o in mezzo e conserva la sua proprietà consonantica, non può formare un raggruppamento di vocali ("playa").
D'altra parte, la h muta, che non produce un suono, non impedisce la costituzione di un dittongo anche quando si trova in mezzo a due vocali: "desahuciar", "ahijada".