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Macromolecole

Prima di entrare nel significato del termine macromolecole, scopriamo la sua origine etimologica. In questo caso, possiamo sottolineare che si tratta di un neologismo formato dalla somma dei seguenti componenti lessicali:
-Il termine greco "macros", che può essere tradotto come "grande".
-La parola latina "molecula", che è formata da due componenti a sua volta: il sostantivo "moles", che è sinonimo di "massa", e il suffisso "-cula", che significa "piccolo".

Oltre a quanto detto sopra, bisogna notare che fu il chimico tedesco Hermann Staudinger (1881-1965) a dare forma al termine macromolecole. Usò per la prima volta la parola in un articolo che pubblicò nella rivista "Helvetica Chimica Acta" nel maggio 1922.

Questo scienziato, che vinse il premio Nobel per la chimica nel 1953 per le sue scoperte nel campo della chimica macromolecolare, è anche noto per aver scoperto i cheteni e la cosiddetta reazione di Staudinger.

Le grandi molecole sono chiamate macromolecole. Si tratta di elementi che di solito hanno un alto peso molecolare (cioè la somma dei loro pesi atomici è alta).

Si noti che una molecola è la più piccola unità di una sostanza che, composta da atomi diversi o uguali, mantiene le sue proprietà chimiche. Tipicamente, una macromolecola è composta da migliaia di atomi.

Ci sono macromolecole organiche e macromolecole inorganiche. Secondo le loro caratteristiche, invece, è possibile classificarli in diversi gruppi. Per esempio, a seconda di come si ripetono le loro subunità strutturali (chiamate monomeri), si chiamano ramificate o lineari.

Un'altra classificazione, basata sulla composizione, è che ci sono macromolecole copolimere, che sono composte da due o più monomeri, e omopolimeri, che hanno un solo polimero.

Se prendiamo in considerazione la loro origine, parliamo di due tipi distinti:
- Macromolecole artificiali, che includono i polimeri, per esempio.
- Macromolecole naturali, come polisaccaridi, proteine o carboidrati, tra gli altri.

Le proteine sono macromolecole che si sviluppano da catene di aminoacidi. Sono sostanze indispensabili per la vita in quanto svolgono funzioni strutturali e difensive e favoriscono la crescita.

I lipidi sono anche macromolecole. In questo caso sono costituiti principalmente da idrogeno e carbonio e, in misura minore, da ossigeno. Possono anche contenere azoto, zolfo e fosforo.

Le macromolecole nel loro insieme includono carboidrati (conosciuti anche come carboidrati, saccaridi o glucidi). I loro componenti più importanti sono carbonio, ossigeno e idrogeno.

Proteine, lipidi e carboidrati sono tutti macronutrienti. Queste macromolecole rientrano in questa categoria perché forniscono energia al corpo. Come si può vedere, la stessa sostanza può essere considerata contemporaneamente una macromolecola e un macronutriente, poiché non sono classi che si escludono a vicenda. Ogni concetto si riferisce a questioni diverse.

Di Packston

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