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Decostruzione

Per conoscere il significato del termine decostruzione è necessario, prima di tutto, scoprire la sua origine etimologica. In questo caso, possiamo affermare che è una parola che deriva da decostruire, che è un verbo di origine latina che è il risultato delle seguenti parti:
-Il prefisso "de-", che può essere tradotto come "da cima a fondo".
-La particella "con-", che significa "globalmente".
-Il verbo "struere", che è sinonimo di "riunire".

L'idea di decostruzione è usata nel campo della filosofia e della teoria letteraria in riferimento all'atto e al risultato di decostruire. Questo verbo, che deriva dal francese déconstruire, allude allo smantellamento, attraverso l'analisi intellettuale, di una certa struttura concettuale.

La decostruzione si realizza mettendo in evidenza le ambiguità, i difetti, le debolezze e le contraddizioni di una teoria o di un discorso. Il decostruito, in questo quadro, è smontato o disfatto.

Smontando la struttura del linguaggio usato in un testo, i suoi vari significati sono esposti. La decostruzione dimostra, in questo quadro, che esistono molteplici letture possibili.

Proposta da Jacques Derrida (1930-2004) sulla base delle idee di pensatori come Martin Heidegger (1889-1976), la strategia della decostruzione si basa sull'analisi delle strutture che costituiscono il discorso. Al di là della filosofia, la nozione è spesso usata nel linguaggio comune per riferirsi alla ricerca delle falsità o delle fallacie nascoste in un discorso.

Si può dire che la decostruzione riguarda la revisione dei concetti con l'intenzione di scoprire il processo storico e culturale che li sottende. In questo modo si può dimostrare che l'apparente chiarezza di un testo spesso non è tale.

È importante tenere presente che una comprensione approfondita della portata della decostruzione richiede una conoscenza avanzata della filosofia. Ci sono numerosi saggi in cui il termine è sviluppato in tutta la sua complessità. Ci sono persino autori che discutono con Derrida e danno il loro contributo alla nozione.

Allo stesso modo, non possiamo trascurare il fatto che il termine è sempre più utilizzato nel campo della cucina. Così, si parla di cucina destrutturata o di ricette destrutturate. In questo caso, si tratta di una delle grandi rivoluzioni culinarie degli ultimi decenni, che consiste nel presentare ricette e piatti tradizionali con un aspetto totalmente diverso e irriconoscibile.

E' fondamentalmente così che si presentano i piatti con elementi vari e nuovi come schiume, nuove consistenze, gelatine...

Il famoso chef spagnolo Ferrá Adriá è stato il pioniere di questa proposta, che ha definito come un processo che consiste nell'"utilizzare e rispettare le armonie già conosciute, trasformando le consistenze degli ingredienti così come la loro forma e temperatura mantenendo ogni ingrediente".

Un chiaro esempio di ricetta di decostruzione è il bicchiere di tre texture creato dallo chef Marc Singla, che apparentemente può essere scambiato per un dessert o un cocktail. Tuttavia, sotto quell'apparenza si nasconde il sapore della tradizionale frittata di patate.

Di Ita Waltersdorf

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