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Cotiledone

L'etimologia di cotiledone ci porta a una parola greca che allude a ciò che ha la forma di una tazza. Questo termine arrivò in latino come cotylēdon.

Questa parola latina fu usata dal 1° secolo per riferirsi a una pianta chiamata ombelico di Venere. In particolare, avremmo dovuto aspettare fino al XVIII secolo, precisamente fino all'anno 1751, perché Linneo gli desse il significato con cui lo usiamo e lo comprendiamo oggi.

In botanica, il cotiledone è la prima foglia che emerge dall'embrione di una pianta fanerogama. Queste piante sono quelle che hanno organi riproduttivi visibili nel fiore, dove avviene la fecondazione e lo sviluppo dei semi che ospitano gli embrioni dei nuovi esemplari.

Le prime foglie di questi embrioni sono chiamate cotiledoni. Nelle piantine (il nome dato alle piante appena spuntate dal seme), i cotiledoni possono essere distinti dal resto delle foglie per le loro dimensioni. D'altra parte, i cotiledoni hanno caratteristiche che le foglie secondarie non hanno, come la capacità di digerire l'albume (il tessuto intorno all'embrione che viene usato come cibo dopo la germinazione) o il fatto che hanno nutrienti diversi.

Oltre a tutto ciò, non possiamo trascurare il fatto che, a seconda di dove appaiono i cotiledoni, le piante sono classificate in due tipi diversi:
- Le piante ipogee sono quelle in cui i cotiledoni appaiono sottoterra.
- Le piante epigee sono quelle che si caratterizzano per il fatto di nascere fuori dal suolo.

Tuttavia, indipendentemente dal fatto che emergano all'esterno o all'interno del suolo, i cotiledoni hanno ancora la stessa funzione. Questo per nutrire la piantina.

Le piante che hanno semi con un solo cotiledone sono note come monocotiledoni. Il mais, il grano, l'orchidea e il bambù sono alcune delle piante monocotiledoni. In questo gruppo possiamo includere anche le orchidee o le palme.

I dicotiledoni, invece, hanno due cotiledoni. La magnolia, l'avocado, la cannella e la rosa fanno parte del gruppo delle piante dicotiledoni.

È importante tenere presente che i cotiledoni hanno una durata limitata: quando la pianta ha già sviluppato le foglie che le permettono di ottenere energia, finiscono per cadere.

Allo stesso modo, possiamo evidenziare altri aspetti rilevanti sui cotiledoni come i seguenti:
-Lo sviluppo dei cotiledoni avviene durante la cosiddetta embriogenesi, che si compone di due fasi: nella prima, avviene la mitosi, cioè l'aumento del numero di cellule, e nella seconda, quella che si chiama espansione cellulare.
- Tra i nutrienti che i cotiledoni possiedono e che li rendono diversi dalle altre foglie di una pianta ci sono sia l'amido che l'olio.

Di Aubigny Oldridge

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