Corallo
Il concetto di corallo ha diversi usi. Quando la sua radice etimologica si trova nella parola greca korállion, si riferisce a un animale antozoo celenterato che forma colonie, in cui gli esemplari sono legati insieme da un polipo calcareo.
I celenterati sono specie a simmetria radiale che hanno una singola cavità gastrovascolare, che ha un orifizio che funziona sia come ano che come bocca. Gli antozoi sono animali tentacolati che, da adulti, si attaccano al fondo del mare.
I coralli vivono quindi attaccati al fondo del mare. Di solito si nutrono delle alghe fotosintetiche che risiedono nei loro tessuti, sebbene possano anche catturare piccoli pesci e plancton con i loro tentacoli.
La forma organizzativa dei coralli è chiamata polipo. Le strutture calcaree rimangono oltre la morte degli animali e possono finire per essere colonizzate da altri coralli, che a loro volta creano nuove strutture. Così, nel tempo, si formano le barriere coralline, che possono anche emergere dall'acqua a causa delle loro grandi dimensioni.
Coral, invece, può derivare dal latino chorus. In questo caso, il termine allude a quello associato a un coro: un gruppo di individui che cantano in concerto e simultaneamente.
Un ensemble corale è quindi composto da diversi cantanti con voci appartenenti a diverse corde. Le composizioni musicali corali, invece, sono quelle destinate ad essere eseguite da più voci.
In un coro troviamo diversi tipi di voci che sono raggruppate in corde e, all'interno di ciascuna di esse, sono divise in base alla loro tessitura (la gamma di note in cui il cantante è in grado di muoversi con sufficiente facilità e abilità per eseguire un lavoro adeguatamente e senza danneggiare le sue corde vocali).
Le corde più importanti in un ensemble corale sono le seguenti:
* soprano: questa è la voce situata nella gamma più alta, e di solito appartiene a una donna o a un bambino. Il registro normale di un soprano è di circa due ottave, a partire dal quarto Do del pianoforte fino al quinto La, anche se alcuni cantanti hanno gamme notevolmente più ampie. In un coro, il soprano è di solito incaricato delle melodie principali;
* mezzosoprano: la voce femminile direttamente sotto il soprano. Va notato che questa corda non si distingue di solito negli ensemble corali misti, ma in quelli femminili solisti;
* contralto: è la voce femminile più bassa e, curiosamente, anche la più rara. È così difficile trovare un contralto naturale che questa posizione nei cori è solitamente occupata da mezzosoprani o soprani;
* controtenore: è una corda maschile la cui tessitura rientra in una delle tre precedenti;
* tenore: è la voce maschile più alta, eccetto i controtenori;
* baritono: ha una gamma vocale inferiore a quella del tenore. Negli ensemble corali misti è posto sulla corda "basso";
* basso: è la voce più bassa di tutte.
Come detto sopra, negli ensemble corali misti le corde non sono così precisamente distinte, ma si formano quattro grandi gruppi: soprani, contralti (dove entrano anche i mezzosoprani), tenori e bassi (dove sono posti i baritoni). Ognuno ha una linea di canto specifica, che fusa con il resto forma accordi e riproduce l'opera completa.
Quando si parla di un film o di una storia corale, infine, ci si riferisce al fatto che non ha un solo protagonista, ma piuttosto che il protagonista è collettivo.