Catasto
L'espressione greca bizantina katà stíchon, la cui traduzione letterale è "linea per linea", derivò in katástichon. Questa parola entrò nell'italiano antico come catastico, che divenne catastro in italiano dialettale e catastre in francese antico. L'evoluzione etimologica continuò nella nostra lingua, dove il termine catasto si riferisce a un registro, un inventario o un censimento dei beni immobili.
Il catasto, in breve, è un registro sviluppato dallo Stato con la descrizione dei beni immobili urbani, rustici e speciali. Questo registro permette di conoscere la superficie delle proprietà, dove si trovano e qual è il loro uso, dati che servono per stabilire le tasse corrispondenti secondo le caratteristiche dettagliate.
L'origine del catasto si trova nell'Antica Roma. Servio Tullio fu il re che stabilì il cosiddetto censimento romano con l'intenzione di imporre un tributo sulla proprietà. Questa tassa, conosciuta come Tributum soli, doveva essere pagata dai proprietari terrieri e dai membri della nobiltà in base ai beni immobili che possedevano.
Da allora il catasto è stato utilizzato come base per la valutazione delle tasse. Questi registri forniscono anche informazioni utili per la pianificazione urbana e la ristrutturazione del territorio, e aiutano anche a proteggere la sicurezza giuridica dei diritti di proprietà, poiché sono la base per gli atti di proprietà e gli atti di trasferimento.
Il catasto è di solito diviso in tre sezioni: il catasto geometrico (che misura, localizza e rappresenta la proprietà in questione), il catasto legale (che indica il legame tra il soggetto attivo, la proprietà e il soggetto passivo) e il catasto fiscale (che stabilisce il valore della proprietà per la determinazione di un'imposta proporzionale).
In aggiunta a quanto sopra, possiamo evidenziare un'altra importante serie di fatti interessanti sul catasto, come i seguenti:
-Il più antico catasto conosciuto è il libro "Becerro de las Behetrías de Castilla". Fu redatto nel XIV secolo per ordine del re Pedro I di Castiglia ed è noto come vitello perché fu scritto su pergamena di pelle di vitello. Arrivò a raccogliere ognuno dei cosiddetti behetrias che esistevano in quel momento nel cosiddetto Regno di Castiglia.
- Allo stesso modo, non possiamo trascurare che un altro dei catasti più interessanti della storia è il "Domesday Book". Questo fu realizzato affinché il re Guglielmo I d'Inghilterra, "il Conquistatore", potesse conoscere le risorse che aveva nel suo regno.
-Non dobbiamo dimenticare che un altro dei catasti storici più rilevanti è conosciuto come il "Catasto Ensenada", che fu realizzato nel 1749 in tutti gli angoli che formavano la Corona di Castiglia. Il re Ferdinando VI lo ordinò su proposta del suo ministro, il marchese di Ensenada. Comprendeva le proprietà territoriali esistenti così come il numero di abitanti, il bestiame, gli affitti, i censimenti, gli edifici... Tutte queste informazioni si ottenevano da domande che venivano poste ai vicini e che permettevano di conoscere la ricchezza di questi territori così come le informazioni demografiche.