Casistica
La prima cosa che faremo, prima di determinare il significato del termine casistica, è scoprire l'origine etimologica del termine. In questo caso, possiamo determinare che deriva dal latino e che è il risultato della somma di diverse componenti chiaramente delimitate:
-Il sostantivo "causa", che è sinonimo di "ragione".
-Il suffisso "-ista", che è usato per indicare "commercio" o come sinonimo di "sostenitore di".
-Il suffisso "-ico", che si usa per indicare "relativo a".
L'idea di casistica è usata nel campo dell'etica applicata per riferirsi a un'analisi di diversi casi specifici che sono da prevedere in un certo contesto. In questo modo, la casistica differisce dal ragionamento basato su regole o principi.
In altre parole, ciò che la casistica fa è considerare casi particolari per la risoluzione di dilemmi morali, occupandosi dell'applicazione di regole in circostanze concrete. I precetti morali, quindi, sono applicati a situazioni specifiche portate dall'azione umana e non qualcosa di astratto.
Queste domande ci permettono di scoprire che la casistica non è solo una branca della cosiddetta etica applicata: è anche un metodo di ragionamento e persino una base per lo sviluppo della giurisprudenza di diritto comune.
Supponiamo che un uomo senza soldi e senza lavoro decida di rubare del cibo da un mercato per nutrire suo figlio. Un ragionamento basato su principi morali potrebbe sostenere che rubare è sempre sbagliato. Secondo queste regole, rubare è intrinsecamente sbagliato dal punto di vista morale. Un approccio casistico, d'altra parte, presterebbe attenzione alle particolarità del caso specifico e potrebbe concludere che la condotta dell'uomo non costituisce un torto morale. Infatti, aver procurato il cibo al figlio è una scelta che, moralmente, trascende il furto, poiché con questa azione ha ottenuto la sussistenza della sua prole. Questo dimostra che la stessa azione può essere considerata in modi opposti sulla base di diversi metodi di ragionamento.
Altri fatti interessanti sulla casistica sono i seguenti:
-C'è già conoscenza della casistica nella Grecia antica. In particolare, è stata utilizzata ai tempi del filosofo Aristotele.
-Si ritiene, tuttavia, che il momento di maggior splendore della suddetta casistica abbia avuto luogo tra la metà del XVI e la metà del XVII secolo.
-Sulla casistica sono state pubblicate numerose opere. Tuttavia, non possiamo trascurare il fatto che una delle opere più importanti sull'argomento è "The Abuse of Casuistry: A History of Moral Reasoning". È stato pubblicato negli anni '80, nel 1988, da Albert Jonsen e Stephen Toulmin.
- Nella scienza, la casistica è anche usata molto frequentemente. Si usa, per esempio, per osservare e analizzare certi fenomeni di Madre Natura. Quello che si ottiene attraverso questo lavoro è di usarlo per stabilire diverse teorie su, per esempio, diversi tipi di patologie.