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Video arte

La video arte è un concetto che non fa parte del dizionario della Reale Accademia Spagnola (RAE). È un movimento che ha cominciato a svilupparsi negli anni 60 e consiste nel creare manifestazioni artistiche attraverso suoni e immagini in movimento.

La video arte può essere registrata o catturata in diversi modi. Ci sono opere che vengono registrate e distribuite su supporti come i DVD, per esempio. Ci sono anche performance di video arte che si sviluppano dal vivo, combinando video, musica e suono in modi diversi.

È complesso definire la video arte o delimitare il suo ambito, poiché può manifestarsi in molteplici modi. Può avere o non avere dialoghi, usare attori, usare registrazioni, affidarsi alla musica dal vivo o essere basato sullo schermo. La sua caratteristica principale è l'uso di immagini in movimento e audio.

L'origine della videoarte è legata all'intenzione di trovare un'applicazione artistica o estetica dei media. In questo modo, un televisore cessa di essere un apparecchio per trasmettere notizie, eventi sportivi o film e diventa un apparecchio che esibisce certe immagini disposte dall'artista.

Numerosi sono gli artisti che sono riusciti a diventare un vero riferimento all'interno della videoarte. In particolare, tra i più significativi possiamo evidenziare i seguenti:
-Nan Hoover (1931 - 2008). Era un'artista americano-olandese che è considerata una vera pioniera della video arte. Le sue opere più significative includono "Fields of blue" (1980), "Color pieces" (1980) e "Light and Object" (1982).
-Eija-Liisa Ahtila (1959). È una video artista finlandese riconosciuta a livello internazionale grazie a opere come "Consolation Service" (1999), premiato alla Biennale di Venezia, e "The Wind" (2006), che ha vinto il Premio Artes Mundi.
-Jordi Colomer (1962). È un artista spagnolo che è riuscito a diventare un punto di riferimento nel suo paese, ma anche all'estero. Tra le sue opere più significative ci sono "En la pampa" (2008), "Arabian Stars" (2005) e "No future" (2006).

Tuttavia, accanto a questi ce ne sono molti altri come Vito Acconci, Bruce Nauman, William Wegman, Colin Campbell e Chantal Akerman.

Allo stesso modo, non possiamo trascurare il fatto che ci sono numerosi collettivi e organizzazioni che si sono specializzati in questo tipo di arte e che si sono dedicati a favorirla, promuoverla e darle il risalto che merita. In particolare, possiamo evidenziare il Demolden Video Project (Santander - Spagna), The Experimental Television Center (New York - Stati Uniti), Julia Stoschek Collection (Düsseldorf - Germania), AEC Ars Electronica Center (Linz - Austria), Duncan of Jordanstone College of Art and Design (Scozia) o ZKM Center for Art and Media Karlsruhe (Germania), tra altri.

A differenza del film, la videoarte non può avere una narrazione. Ciò significa che la videoarte non si propone di raccontare una storia, ma piuttosto di trasmettere un concetto o generare sensazioni. Per questo motivo, al di là del fatto che le sue caratteristiche formali lo avvicinano al cinema sperimentale o alla televisione, gli esperti spesso collegano la videoarte alla pittura e alla fotografia a causa della sua intenzione.

Di Shapiro Torivio

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