Satira
La satira è un genere di letteratura che mira a ridicolizzare una persona o cerca di deridere certe situazioni. Con antecedenti nella poesia giambica, la satira nacque in poesia e in prosa fino a raggiungere altri mezzi di espressione, come il disegno, il teatro e il cinema.
Gli scrittori greci di poesia giambica Semonide di Amorgos, Aristofane e anche Archilochus di Paros furono i primi a sviluppare chiaramente la satira. Più tardi, la satira fu sviluppata, incoraggiata e favorita dalle opere di altri autori come Luciano di Samosata, Orazio, Lucilio, Giovenale e molti altri.
Questi ultimi includono molti di coloro che sono considerati i migliori autori di satira nella letteratura latina. Tuttavia, non bisogna dimenticare nemmeno Seneca, Marziale o Petronio.
Appellandosi all'ironia, alla parodia e al sarcasmo, la satira riesce ad esprimere il suo rifiuto di ciò che ridicolizza. Al di là della critica che l'opera satirica porta con sé, riesce anche a intrattenere e divertire il pubblico grazie alle sue caratteristiche.
È importante ricordare che la satira può fare appello a diversi meccanismi per raggiungere i suoi scopi. Alcune satire imitano il comportamento per esacerbare certe questioni e raggiungere così il loro effetto. La satira può anche contrapporre due questioni opposte o molto diverse tra loro per svalutarne una e dare maggiore importanza all'altra.
Esagerare o minimizzare qualcosa di reale fino al ridicolo è un'altra tecnica comune della satira. Questo meccanismo è comune nelle satire grafiche che fanno appello alla caricatura.
Allo stesso modo, è importante stabilire che la storia della letteratura mondiale è piena di scrittori che hanno praticato la satira con grande maestria e di opere note in cui essa gioca un ruolo fondamentale. Questo sarebbe il caso di "Don Quijote de la Mancha" (1605) di Miguel de Cervantes; "La vita di Lazarillo de Tormes" (1554), "La vita del Buscón" (1626) di Francisco de Quevedo, "I viaggi di Gulliver" (1726) di Jonathan Swift, "Animal Farm" (1945) di George Orwell o "Brave New World" (1932) di Aldous Huxley.
Oltre ai romanzi, alle opere teatrali e alla poesia, la satira ha raggiunto i giorni nostri anche attraverso le pubblicazioni grafiche. Un buon esempio è la rivista spagnola "El jueves", sottotitolata "La revista que sale los miércoles" (La rivista che esce il mercoledì). Si presenta come una rivista settimanale di umorismo satirico dove attraverso una miriade di storie, disegni, fumetti e vignette i suoi artisti arrivano a raccontare in quel modo umoristico molto speciale le principali notizie che hanno avuto luogo in quei giorni in tutto il mondo.
Una delle satire più popolari è "Il Grande Dittatore", un film del 1940 diretto, scritto e interpretato da Charles Chaplin. In questo film, Chaplin interpreta un dittatore che è una parodia di Adolf Hitler. L'attore imita l'aspetto e i gesti del leader nazista con l'intenzione di ridicolizzarlo e, soprattutto, di mostrare l'assurdità delle sue terribili idee e azioni. "Il grande dittatore" fu un successo e ricevette cinque nomination agli Oscar.
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