Sacco vitellino - che cos'è, significato e concetto
Un sacco è un contenitore, uno scaffale o un contenitore che contiene qualcosa all'interno. Vitelline, nella forma breve, è un file agjettivo che si riferisce a quello a cui è attaccato vitello.
Vogliamo aggiungere che, secondo il dizionario preparato dalla Reale Accademia Spagnola (RAE), il torace è il gruppo di tessuti che si trovano nel tronco di un neonato e che permettono all'embrione di ricevere nutrimento. Il tubero è quindi composto da diverse sostanze proteiche.
Il sacco vitellino, insomma, è il sacco che contiene il tubero al suo interno e che permette agli embrioni di alcune specie di essere nutriti durante le prime fasi dello sviluppo.
Grazie al sacco vitellino l'embrione riceve ossigeno e nutrienti e puoi smaltire i tuoi rifiuti. Nel caso degli esseri umani, il sacco vitellino svolge le funzioni del sistema circolatorio, fino a quando la circolazione interna comincia a svilupparsi.
Come altre strutture, il sacco vitellino cambia con lo sviluppo dell'embrione. All'inizio della gestazione, è la struttura più grande; tuttavia, intorno alla decima settimana di gestazione, questo sacco comincia a degenerare a causa dell'aumento delle dimensioni dell'amnios (che fa parte del sacco amniotico).
Si deve notare che, nel sacco vitellino, si riconoscono tre ceppi: lo strato mesoteliale (formato da cellule correlate simili al piatto), lo strato mesenchimale (una rete di vasi che collassa nella settima settimana di gestazione) e lo strato endotermico (composto da vescicole e preservativi).
Un termine di grande importanza in questo contesto è lo zigote, noto anche come uovo o zigote; è la cellula che risulta quando il gamete femminile (cioè l'ovulo) incontra il gamete maschile (l'anterozoide o spermatozoo) durante la riproduzione sessile di piante, animali, funghi e alcuni eucarioti monocellulari. Dopo questa unione, i nuclei si fondono, così che lo zigote ha due serie di cromosomi, una maschile e una femminile.
Lo zigote passa attraverso un processo noto come segmentazione, caratterizzato dalla produzione di più mitosi in fila e dall'aspetto del blastomero, una massa di cellule embrionali. Vale la pena ricordare che questo fenomeno si verifica in tutti gli animali. Inoltre, nello zigote ci sono due poli: quello animale o germinativo, dove ritorna il nucleo e si svolgono tutti i processi metabolici; quello vegetativo, dovuto all'accumulo di sostanze che fanno parte del gambo. A seconda della quantità di gambo nel sacco vitellino, la durata del processo embrionale varierà, così come la segmentazione del gamete femminile; quest'ultimo inizia nel polo animale meridionale e si sposta gradualmente verso il polo vegetativo. La concentrazione del gambo è decisiva per il tipo di segmentazione, che può essere olobastica o meroblastica.
La segmentazione oloblastica è caratterizzata da:
* isolectic: la quantità di ologlosso è scarsa e si distribuisce in parti uguali in tutto l'uovo, generando una segmentazione che può essere radiale (negli anfiossi e negli echinodermi), rotazionale (nei nematodi e nei mammiferi), bilaterale (nei tunicati) o a spirale (nei molluschi, nei pesci vermigli e negli anellidi);
* mesolito: Negli amfibi, il tuorlo si presenta in proporzioni moderate e questo si traduce in una segmentazione radiale spostata.
Inoltre, la segmentazione meroblastica è:
* telolecite: alta densità del torace in quasi tutta la parte interna dell'uovo, specialmente nella zona del polo vegetativo. Una segmentazione discoidale può essere osservata (nelle vongole, nei rettili e nei pesci) o bilaterale (nei molluschi cefalopodi);
* centrolettica: la tartaruga si trova nella parte centrale dell'uovo, e la segmentazione è superficiale, come avviene in quasi tutti gli insetti.
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* telolecita: la tartaruga si trova nella parte centrale dell'uovo, e la segmentazione è superficiale, come avviene in quasi tutti gli insetti.