RGB
RGB è un acronimo per rosso, verde e blu. Il concetto è spesso usato per riferirsi a un modello di colore che consiste nel rappresentare diversi colori mescolando questi tre colori primari.
Il modello RGB è basato su ciò che è noto come sintesi di colore additiva. Usando la luminosità del rosso, del verde e del blu in proporzioni diverse, si producono gli altri colori. I monitor dei computer usano la sintesi di colore additiva per rappresentare i colori.
Il problema principale del modello RGB è che, da solo, non fornisce una definizione esatta dei tre colori che costituiscono la sua essenza. Cioè: diversi modelli RGB possono usare diverse tonalità di rosso, verde e blu. Pertanto, i colori risultanti dalla sintesi additiva varieranno anche in base al modello RGB utilizzato.
La nozione di RGB appare anche nel trattamento del colore di alcuni segnali video. In questo caso, i segnali sono divisi secondo il colore e trasmessi indipendentemente. Il risultato è una riproduzione di qualità superiore.
Inevitabilmente, quando si parla di RGB, viene spesso usato anche per riferirsi ad altri acronimi: CMYK, che sta per Cyan, Magenta, Yellow e Black, o in altre parole ciano, magenta, giallo e nero. In particolare, è usato nel campo della fotografia per riferirsi a un canale di colore basato sulla sottrazione tra colori per ottenere altri colori.
In informatica, infine, diversi linguaggi di programmazione utilizzano il modello RGB per rappresentare i colori. Queste lingue assegnano un valore ai diversi colori: più alto è il valore, maggiore è l'intensità nel mix. Un colore è quindi composto da tre valori (uno per il rosso, uno per il verde e uno per il blu), che sono specificati tra parentesi e separati tra loro da virgole.
Nello stesso modo, non possiamo trascurare il fatto che "RGB" è anche il nome di una rivista di viaggi. Va notato che è il frutto del lavoro e dell'impulso del Master in Giornalismo di Viaggio della rinomata Università di Barcellona, e se si chiama così, è perché ognuno dei suoi numeri è dedicato a un colore specifico.
Si ritiene che ogni colore possa essere associato a valori che identificano i paesaggi di un angolo di mondo, i segni identitari della personalità dei suoi abitanti o anche i toni predominanti nelle città.
Così, per esempio, nel primo numero, che era dedicato al verde, si scrivevano articoli sulla spettacolare Nuova Zelanda, una meraviglia della Natura; mentre nel secondo numero, che si concentrava sul rosso, ci si concentrava su paesi che rappresentano la furia, la passione e la vita di quel tono, come sarebbe il caso della Spagna.