Pagina iniziale > O > Odissea

Odissea

L'origine di questo termine è strettamente legato a una leggenda dell'antica Grecia. Lo stesso è incarnato in un poema epico che è attribuito al poeta Omero. Si stima che sia stato scritto nell'VIII secolo a.C. e racconta di una guerra che ebbe luogo nella parte asiatica di quella che oggi è la Turchia. La paternità di questa storia è attribuita a un certo Omero, che non si sa che sia esistito. Secondo la leggenda, si ritiene che fosse un cantante lirico cieco legato all'aristocrazia, anche se non ci sono documenti che possano provare la sua esistenza. Il nome deriva dal suo protagonista, Odisseo.

Si deve notare che il nome Odisseo è diventato un eponimo per un viaggio lungo e arduo in cui si verificano una serie di eventi che influenzano il normale svolgimento del viaggio; serve anche per menzionare una serie di eventi spiacevoli che accadono a una persona, durante un determinato periodo di tempo.

Gli storici sottolineano che l'Odissea è, insieme all'Iliade, uno dei primi testi della letteratura occidentale. Nel 1922, l'autore irlandese James Joyce pubblicò "Ulisse", un romanzo basato sull'Odissea di Omero. "Ulisse" ha avuto una versione cinematografica nel 1967 e un altro adattamento nel 2003 (diretto da Sean Walsh).

Nella sua prima opera, "L'Iliade", Omero racconta gli eventi della guerra di Troia. L'Odissea racconta il ritorno a casa dell'eroe Odisseo (o Odysseus in latino) dopo la guerra di Troia. Il viaggio verso l'isola di Itaca (dove Odisseo era re) dura venti anni. Durante questo periodo, sua moglie Penelope e suo figlio Telemaco sono visitati da numerosi pretendenti che cercano di fidanzarla, credendo che Odisseo sia morto. Nel corso di questi vent'anni, inoltre, Penelope e Telemaco consumano il patrimonio di famiglia.

Grazie alla sua astuzia, Odisseo riesce ad aggirare tutti gli ostacoli postigli dagli dei nel suo viaggio. Per evitare di essere conquistato dal canto delle sirene, per esempio, Odisseo decide di legarsi all'albero della sua nave.

Si tratta di un lungo poema composto da 24 canti diversi, dove ognuno ha una struttura separata dal resto e dove si possono trovare tre grandi parti, il che ha portato i critici a pensare che in origine fossero tre opere diverse che furono poi unificate in questa.

Divisione del dramma

Nell'inizio il poeta invoca la musa e presenta l'eroe, lontano dalla sua casa e nelle mani della ninfa Calipso che vuole sposarlo a lei; è l'unico che è rimasto a Troia quando tutti gli altri guerrieri sono tornati. Inoltre, viene mostrata l'immagine di Penelope e Telemaco che rifiutano di accettare la morte di Odisseo. Questa parte si conclude con la liberazione di Odisseo.

Nella seconda parte vengono narrate le avventure sulla via del ritorno, gli immensi pericoli che Odisseo deve affrontare con l'aiuto di Atena fino a raggiungere la terra dei Feaci, dove la principessa Nausicaa lo salva e lo porta al palazzo di suo padre. Qui il personaggio centrale diventa Alcinoo che narra le sue esperienze di guerra, dopo di che gli offre una barca affinché possa raggiungere Itaca in buona salute.

L'ultima parte narra il suo ritorno a Itaca dove lui e suo figlio progettano la vendetta contro coloro che volevano sposare Penelope e gli avevano assicurato che era morto. Nel palazzo si svolge un duello tra i pretendenti, dove la mano di Penelope sarà vinta da colui che saprà tirare l'arco di Ulisse, nessuno di loro ci riesce, solo Ulisse e, con l'aiuto del figlio, uccide i suoi avversari e poi, Penelope lo riconosce.

Di Noman Feickert

Destrogiro :: Umorismo :: Verbalismo :: Iperestensione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z