Nominalismo
La nozione di nominalismo è usata in filosofia per riferirsi alla dottrina che rifiuta, a livello oggettivo, l'esistenza di universali. Si oppone quindi all'idealismo e al realismo.
Per il nominalismo, gli universali sono mere convenzioni. La sua posizione è che solo le cose individuali esistono oggettivamente: i concetti generali si sviluppano attraverso l'attività intellettuale, senza un'esistenza indipendente dalle cose.
Secondo il ragionamento dei sostenitori del nominalismo, gli universali non riflettono le qualità e le proprietà delle cose. In breve, le cose hanno esistenza prima degli universali, che non sono altro che nomi.
Il nominalismo dà preponderanza all'oggetto, lasciando il concetto su un piano secondario. Dal punto di vista dei critici di questa dottrina, i nominalisti non tengono conto del fatto che le cose individuali contengono il generale, né che i concetti generali possono riflettere proprietà reali di ciò che ha esistenza oggettiva.
Anche se ci sono diversi filoni del nominalismo, si può dire che il movimento sia nato da una riflessione sul problema degli universali. Mentre il realismo sostiene che ci sono cose che appartengono allo stesso tipo perché esistono gli universali (poiché sono presenti in cose diverse), per il nominalismo l'universale è un costrutto intellettuale (una risposta generata dal cervello a qualcosa presente nel mondo reale).
Guillermo de Ockham e Roscelino de Compiègne sono due dei pensatori identificati come fondatori e promotori del nominalismo. Entrambi hanno dato vari contributi alla filosofia del Medioevo.