Touch screen
Per capire il significato del termine touch screen, è necessario prima determinare l'origine etimologica delle parole che lo compongono. Così, troviamo quanto segue:
- Schermo. La sua origine è incerta. Tuttavia, si pensa che possa derivare dal catalano "pantalla", che è il risultato di una miscela di "pampol" e "ventalla".
- Táctil, invece, deriva dal latino. In particolare, da "tactilis", che può essere tradotto come "relativo al tatto".
Schermo è una nozione con diversi usi. In questo caso siamo interessati al suo significato come dispositivo utilizzato per la proiezione e la visualizzazione di immagini. Tattile, invece, è l'aggettivo che si riferisce a ciò che è legato al tatto (un'azione associata al toccare qualcosa con le dita o le mani).
Un touch screen, quindi, è quello che permette l'interazione attraverso un tocco da parte dell'utente. Questo significa che le persone possono toccare la superficie dello schermo per interagire con il dispositivo in questione.
Per esempio: "Ho comprato un nuovo telefono touchscreen", "Non mi piacciono i tablet o qualsiasi altro dispositivo che ha un touchscreen", "Una volta che ti abitui al touchscreen, puoi digitare molto velocemente".
Come regola generale, possiamo dire che ci sono due diversi tipi di touchscreen:
- quelli capacitivi, che si basano su quelli che sono i sensori capacitivi e la loro struttura è composta da due elementi fondamentali: uno strato di isolamento elettrico e un conduttore trasparente.
- quelli resistivi. Questi, come suggerisce il loro nome, hanno il vantaggio di essere molto resistenti sia alla polvere che all'umidità. Possono essere usati sia con un dito che con uno stilo.
Quali altre differenze ci sono tra i due tipi? I seguenti:
- Quelli resistivi sono più spessi e hanno meno luminosità.
- Quelli capacitivi offrono una qualità d'immagine superiore.
- Quelli resistivi sono disponibili a un prezzo molto più economico.
- Quelli capacitivi hanno il vantaggio di essere più reattivi, cioè sono più "sensibili" al tocco delle dita.
- Quelli basati sui suddetti sensori possono avere un'opzione multi-touch, il che significa che si possono usare più dita allo stesso tempo. Non bisogna nemmeno dimenticare che, nel caso dello stilo, ne richiedono uno speciale.
I touchscreen, a causa delle loro caratteristiche, agiscono come dispositivi di input/output: è possibile inserire dati e, a sua volta, emettere i risultati. In altre parole, il touchscreen permette all'utente di inserire informazioni nel sistema ed è anche responsabile della visualizzazione del risultato dell'elaborazione di quelle informazioni.
L'uso dei touchscreen sta diventando sempre più diffuso. Ci sono sportelli automatici (ATM) con schermi tattili, attraverso i quali l'utente può inserire informazioni sul suo conto bancario, scegliere il tipo di operazione che vuole effettuare, e così via. I touchscreen si trovano anche nei musei (progettati per presentare le informazioni in modo interattivo), nei computer portatili, nei telefoni cellulari e in molti altri dispositivi.
I touchscreen si trovano anche nei musei (progettati per presentare le informazioni in modo interattivo), nei computer portatili, nei telefoni cellulari e in molti altri dispositivi.