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Purgatorio

Dobbiamo risalire fino al latino per trovare l'origine etimologica del termine purgatorio, che ora analizzeremo. Deriva dal latino "purgatorium", che può essere tradotto come "che purifica" e che deriva, a sua volta, dal verbo "purgare", che equivale a "pulire" o "purificare".

Questo termine, nella nostra lingua, è diventato purgatorio, il cui uso più comune è nel campo della religione.

Nel cattolicesimo, il purgatorio è lo spazio simbolico che ospita le persone che sono morte con qualche peccato e che devono purificarsi prima di poter entrare in paradiso. Si dice che rimangono in purgatorio quelle anime che portano qualche peccato minore che non è stato ancora perdonato o qualche peccato grave che non ha ancora avuto la sua corrispondente soddisfazione attraverso la penitenza.

Purgatorio, quindi, può essere inteso come uno stato temporaneo che una persona attraversa dopo la morte mentre espia i suoi peccati. È importante notare che il purgatorio non è mai eterno: la dottrina indica che tutte le anime alla fine accedono al cielo. La durata del tempo trascorso in purgatorio può dipendere, tra l'altro, dalle preghiere della gente in memoria del defunto e da eventuali indulgenze.

È possibile collegare il purgatorio con l'inferno: in entrambi i casi, l'anima si allontana da Dio. Tuttavia, coloro che sono destinati all'inferno vi rimangono per l'eternità, mentre, come già detto, il purgatorio è transitorio. Lo scopo del purgatorio è che l'anima sia purificata e preparata per ascendere al cielo.

Si deve dire che mentre la Chiesa cattolica o copta riconosce e accetta l'esistenza del purgatorio, la Chiesa ortodossa non lo fa. Tuttavia, questo non impedisce ai religiosi di questi ultimi di realizzare preghiere con il chiaro scopo di assicurare che i loro defunti ricevano l'amore e la misericordia di Dio per i peccati che possono aver commesso durante la loro vita.

Il purgatorio, nel corso della storia, ha suscitato l'interesse di molti autori. Un buon esempio è Dante Alighieri, che lo trasformò in una delle parti della sua opera più conosciuta e importante: "La Divina Commedia".

Nel campo del cinema, c'è un film intitolato "Purgatorio". È uscito nel 2014 ed è un thriller diretto dallo spagnolo Pau Teixidor. Oona Chaplin e Sergi Méndez sono alcuni degli attori che guidano il cast del film, che racconta la storia di una ragazza che si trova nella necessità di badare al figlio della sua vicina.

La parte complicata della trama inizia quando non solo la madre non viene a prendere il bambino, ma inizia anche a dire che qualcun altro vive in casa, un altro bambino.

Purgatorio, invece, può essere usato come aggettivo nello stesso senso di purgante: un elemento o una sostanza che riceve questo aggettivo è quello che purifica un organismo, un sistema, ecc.

Di Mozart Chimes

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