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Validità

La validità è la proprietà di ciò che è valido. Questo aggettivo (valido), che viene dal latino valĭdus, allude a ciò che è coerente, plausibile o ammissibile. Per esempio: "Una tale scusa non è valida in un tale ambiente", "Il giudice ha considerato valida la richiesta dell'avvocato della difesa", "La confezione rossa non è valida in questa promozione".

Il concetto di validità appare in diversi contesti. In logica, la validità di un argomento è la proprietà che è evidente quando la conclusione è implicita nelle premesse. È importante notare che un argomento può essere deduttivamente valido, anche se la sua conclusione non è vera.

Il seguente argomento è logicamente valido, ma la sua conclusione non è necessariamente vera:

1. Se non è aprile, allora è maggio.
2.

Mentre l'argomento è deduttivamente valido, la sua conclusione può non essere vera (è possibile che "non siamo in aprile" e che "non siamo in maggio").

Lo schema utilizzato per determinare se un argomento è valido si chiama sillogismo disgiuntivo, poiché presenta due opzioni (che possiamo chiamare p e q), ne elimina una, e quindi ci permette di dedurre che ci troviamo di fronte all'altra. Guardiamo un esempio qui sotto, che può essere simile al precedente, anche se non è lo stesso:

1. 1. Il documento è nel cassetto di destra o di sinistra.
2. Non è nel cassetto di sinistra.
3.

In un caso come questo, è sufficiente determinare la validità dello schema per sapere se anche i suoi argomenti sono validi, e questo è possibile attraverso la semantica (se non è possibile che la conclusione sia falsa e le premesse siano vere) o la sintattica (lo schema è valido se c'è una deduzione della conclusione dalle premesse e dagli assiomi, usando solo le regole di inferenza permesse).

La logica considera anche il ragionamento induttivo, che consiste nello studiare le prove che danno luogo alla stima della probabilità di una serie di argomenti, allo stesso modo delle regole per la costruzione di argomenti induttivi forti.

Questo differisce dal ragionamento deduttivo, descritto nei paragrafi precedenti, in quanto non è possibile determinare se un argomento è valido; per questo motivo, quando ci troviamo di fronte a un'induzione, dobbiamo valutare la sua forza, cioè il grado di probabilità di ottenere una conclusione vera se anche le premesse sono vere.

Nel campo dell'epistemologia, la conoscenza è valida quando una certa comunità scientifica la riconosce come vera e coerente. Se una persona che si definisce ufologo afferma che la Terra è stata creata dai marziani, è probabile che la comunità scientifica non consideri tale "conoscenza" come vera, e quindi l'affermazione non è valida.

Naturalmente, la validità di una teoria o di un'affermazione senza precedenti non può sempre essere valutata in breve tempo, ma di solito richiede molti test e verifiche, alcune delle quali dipendono fortemente da eventi che sono difficili o impossibili da riprodurre forzatamente.

La storia ci ha mostrato che la scienza può commettere errori, poiché non è assoluta ma si evolve insieme al resto della conoscenza umana. Per questo motivo, qualcosa che oggi è considerato non valido può diventare una verità inconfutabile tra qualche anno, come è successo in molte occasioni.

A livello giuridico, infine, la validità di una regola dipende dalla soddisfazione dei requisiti materiali e formali della regola.

Di Lindsay Cruzen

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