Veda
Per determinare l'origine etimologica del termine veda dobbiamo andare indietro nel tempo. Nello specifico, dobbiamo risalire al latino, dove scopriamo l'origine della parola: vetare, un verbo che può essere tradotto come "proibire per legge".
Veda è l'azione e l'effetto di vedar (proibire qualcosa per legge o comando). Il termine è anche usato per indicare il periodo di tempo in cui la caccia e la pesca sono proibite (vedadas). In questo senso, un divieto viene solitamente applicato per impedire la depredazione delle risorse naturali e per permettere la riproduzione (e quindi la sussistenza) degli animali.
Per esempio: "Domani inizia il divieto di silverside nel lago San Jorge", "Una nave cinese è stata accusata di violare il divieto nelle acque territoriali degli Stati Uniti", "La caccia alla volpe è vietata in queste terre".
Non va nemmeno dimenticata l'esistenza dell'organizzazione no-profit VEDA, Voluntarios en Defensa de los Animales, che opera in Bolivia dagli anni 90.
Il divieto elettorale è noto come il periodo in cui vari divieti legali relativi alla propaganda politica sono in vigore in vista delle imminenti elezioni. Di solito inizia qualche giorno prima delle elezioni e termina qualche ora dopo, per dare il tempo ai cittadini di riflettere e decidere il loro voto senza influenze.
Nel caso della Spagna, il divieto elettorale stabilisce, per esempio, che la campagna elettorale durerà al massimo quindici giorni e che deve terminare per consentire un giorno di riflessione, durante il quale nessun media coprirà alcuna informazione riguardante i partiti politici e i loro rispettivi programmi.
Il divieto elettorale ha anche lo scopo di ridurre al minimo il rischio di incidenti tra militanti di diversi partiti politici durante le elezioni. È vietato andare al seggio elettorale con striscioni di partito o fare manifestazioni pubbliche a favore dei candidati.
Un'altra regolamentazione del divieto elettorale è il divieto di vendita di bevande alcoliche, per evitare che gli elettori siano tentati dall'alcol e finiscano così per non esprimere il loro voto perché non sono idonei.
Veda è il nome dato a ciascuno dei libri sacri sanscriti che formano la base della tradizione religiosa dell'induismo.
Questi sono il "láyur-veda", il "rig-veda", il "sama-veda" e l'"átharva-veda" che corrispondono rispettivamente all'uso del sacrificio, della recitazione poetica, del canto e dei rituali.
In questo senso non possiamo trascurare l'esistenza di una religione conosciuta come Vedismo, che è precedente all'induismo e che si basa su questi quattro documenti. Intorno al VI secolo a.C. sembra che questa religione, che era molto severa in certi aspetti, sia giunta alla fine.
Così, per esempio, si sa che era una massima che i suddetti Veda potevano essere trasmessi solo oralmente. Tanto che si riteneva come principio fondamentale che chiunque li mettesse per iscritto avrebbe subito una terribile maledizione.