Paralogismo
La parola greca paralogismós deriva dal tardo latino paralogismus. Questo è l'antecedente etimologico più vicino del paralogismo, un termine che si riferisce a un ragionamento o a un argomento falso.
Un paralogismo nasce quindi da un errore di ragionamento. Non c'è malizia o intenzione di ingannare, ma è il prodotto di un errore.
Nel paralogismo c'è una violazione dei precetti della logica che è inconscia. Poiché il ragionamento perde il suo potere dimostrativo, il paralogismo porta a conclusioni false.
È importante notare che un paralogismo è un sillogismo: un argomento composto da proposizioni da cui segue una conclusione. I sillogismi hanno tre preposizioni, l'ultima delle quali è una deduzione delle precedenti. Nel caso dei paralogismi, essi assumono di solito la forma di entimemi (sillogismi di due proposizioni, che sono note come antecedente e conseguente).
Pallogismi possono anche essere associati a sofismi. Un sofisma è un argomento falso che ha l'apparenza della verità. Tuttavia, il sofisma è un inganno deliberato, mentre il paralogismo nasce da un'analisi errata.
Nel campo della psichiatria, invece, l'uso di termini esistenti ma con un significato nuovo o diverso da quello convenzionale è chiamato paralogismo. Pertanto, c'è confusione con il concetto comunicato dalle parole.
Il paralogismo appare spesso nel discorso schizofrenico come un disturbo della concettualizzazione. Secondo gli specialisti, è il soggetto stesso che fornisce l'interpretazione del paralogismo.