Cromatide
L'etimologia di cromatidi inizia con la parola inglese chromatin, che ha dato origine a cromatidi. Il termine è usato nel campo della biologia per riferirsi ai filamenti o unità longitudinali di un cromosoma duplicato, che permettono la generazione di un cromosoma completo nelle cellule umane.
È noto che i cromosomi sono filamenti condensati di DNA. Quando si dividono, i cromatidi sono i due filamenti gemelli che si uniscono attraverso il centromero.
Si può dire che i cromatidi sono entrambe le metà, con caratteristiche identiche, del cromosoma già duplicato. È importante ricordare che, durante la divisione cellulare, il cromosoma subisce un processo di duplicazione per generare una copia di se stesso.
Ciò consente quindi a ciascuna cellula figlia di avere un set cromosomico completo. Quindi, dopo la duplicazione del file del DNA, il cromosoma è composto da due cromatidi fratelli, uniti dal centromero.
Ogni cromatide, quindi, è la copia del cromosoma già duplicato nel DNA. Con la mitosi, un cromatide viene trasferito a una delle cellule figlie, mentre l'altro cromatide fa lo stesso con l'altra cellula figlia.
È importante non confondere il cromatide con la cromatina. Il concetto di cromatina, che deriva dal tedesco chromatin, si riferisce a un supporto composto principalmente da proteine e DNA che si trova nelle cellule eucariotiche. Come potete vedere, le due parole si riferiscono a questioni diverse, quindi dovete stare attenti a non fare errori.